Truffa ad Ajman, la Dubai low cost

Pubblicato il 4 Dicembre 2009 - 14:07| Aggiornato il 6 Dicembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Dietro il sogno niente. Giganteschi cartelloni pubblicitari in mezzo al deserto reclamizzano nuovi complessi residenziali che non sono mai stati realizzati. «Una grande fregatura». La chiamano proprio così, gli italiani di Dubai: «La fregatura di Ajman».

I cartelli lungo la strada proiettano un sogno da favola ma la realtà che restituiscono è solo questa immensa landa desolata sotto il sole. Chilometri e chilometri di nulla: sabbia, cammelli e copertoni abbandonati. Non lo avrebbe mai immaginato di caderci anche lui, questo giovane italiano arrivato 10 anni fa a Dubai. «E dire – racconta Marco Moscardi – che mi ci sono buttato anch’io nel real estate. Ho cavalcato l’ultima onda. Il primo anno è andato bene, il secondo è stato un disastro. La crisi. Ma è ad Ajman che sono cominciate le disavventure».

Ajman è il più piccolo tra gli stati degli Emirati Arabi: 250 chilometri quadrati sul Golfo Persico, 350mila abitanti, in gran parte coltivatori di datteri e pescatori. Un puntino sulla mappa ma a soli trenta minuti da Dubai, senza il suo fascino rutilante ma più genuino e, soprattutto, più economico.

Qualche anno fa l’emiro di Ajman ha deciso che voleva anche lui la sua fetta di ricchezza ed ecco anche qui i faraonici sogni di sviluppo immobiliare. Miliardi di dollari in costruzioni. Ciò che resta lo si vede oggi: il 90% dei progetti è stato cancellato. «E il costruttore che ha i miei soldi è scappato con la cassa. La sua impresa aveva un buco di 400 milioni di dollari», conclude Moscardi.