Unicredit, Rampl incontra i soci per la nuova governance

MILANO – Ad aumento quasi concluso, Unicredit guarda al futuro. A tre giorni dal termine per esercitare i diritti il presidente, Dieter Rampl incontra alcuni importanti azionisti anche stranieri della banca. Una riunione – viene spiegato – per cominciare, dopo l’aumento di capitale, a fare il punto sulla nuova corporate governance in vista della scadenza del cda con la prossima assemblea di aprile.

Intanto si va delineando la futura compagine del gruppo che potrebbe contare anche su un nome italiano eccellente, quello di Diego Della Valle. Mentre sono invece finora piu’ i no che i si’ quelli arrivati da altri imprenditori all’invito a diventare soci di Piazza Cordusio. Il numero uno della Tod’s avrebbe sottoscritto una quota inferiore al 2% di Piazza Cordusio. Se fossero confermate le indiscrezioni di stampa si tratterebbe di un nuovo investimento ai piani alti della finanza italiana da parte dell’imprenditore marchigiano, gia’ presente nel capitale di Rcs e di Mediobanca (capofila con Merrill Lynch del consorzio di garanzia della ricapitalizzazione di Unicredit) e nel Cda delle Generali.

Tornando alle riunione odierna sarebbe stato un primo momento di confronto non solo con le fondazioni, ma anche con i soci stranieri sulla futura composizione degli organi sociali. Sono in scadenza non solo il presidente e l’a.d ma l’intero board. Da questo punto di vista la banca dovra’ anche adeguarsi alla nuova normativa sulle quote rosa. Nel frattempo l’esito dell’aumento sara’ sul tavolo nel consiglio di martedi’ 31 gennaio.

Per il resto i contatti per ampliare la platea dei soci privati italiani non hanno raccolto grandi risultati. Il numero uno di Geox Mario Moretti Polegato ha deciso di non entrare nel capitale dell’istituto e sulla stessa linea risulta essersi mossa la famiglia Marcegaglia. Tiepidi anche i Malacalza, mentre De Agostini ha declinato l’invito a rafforzarsi limitandosi a sottoscrivere i diritti collegati ai cashes da 100 milioni di euro gia’ in portafoglio. Il gruppo di Novara, ha sottoscritto 6,5 milioni di nuove azioni, pari allo 0,17% del totale, con un esborso di 12,5 milioni di euro: si tratta di una quota pari allo 0,11% del capitale della banca.

Fara’ invece la sua parte Leonardo Del Vecchio, presidente di Luxottica, gia’ azionista con lo 0,5%: l’imprenditore sta valutando se arrotondare la partecipazione. Dalle comunicazioni a Consob e’ poi emerso che Capital Research e’ salito dal 2,5 al 5,4% mentre, da Abu Dhabi, Aabar ha precisato di avere una partecipazione potenziale pari al 6,05% che si diluira’ sotto la soglia rilevante del 5% al termine dell’aumento. In attesa dei risultati dell’operazione quel che trapela dal consorzio di garanzia e’ che la ricapitalizzazione ha trovato ottima accoglienza nel retail con un tutto esaurito nelle reti Unicredit e Bnl e un 80% di adesioni in Intesa Sanpaolo. E c’e’ fiducia in una buona risposta dagli istituzionali.

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