Usa: la disoccupazione per molti ha infranto il sogno americano

Pubblicato il 15 Dicembre 2009 - 19:16 OLTRE 6 MESI FA

La disoccupazione negli Stati Uniti ha creato lo scompiglio finanziario ed emotivo nelle vite di coloro che sono rimasti senza lavoro, causando importanti cambiamenti nello stile di vita, afflizioni mentali e problemi nel procurarsi le benché minime necessità, a quanto ha accertato un sondaggio realizzato dal New York Times e dalla CBS tra i disoccupati.

Oltre la metà di loro è stata costretta a chiedere denaro in prestito ad amici e parenti. Lo stesso numero ha dovuto ridurre le visite dal medico e l’acquisto di medicine. Quasi la metà sono stati colpiti da ansia e depressione. E circa 4 genitori su 10 hanno notato cambiamenti di carattere nei loro figli attribuibili all’impossibilità di trovare un impiego.

I risultati del sondaggio, scrive il Nyt, mettono allo scoperto la profondità del trauma sofferto da milioni di persone in tutto il Paese, mentre la disoccupazione si aggira intorno al 10 per cento ed aumenta fortemente la disoccupazione a lungo termine.

Con la disoccupazione che innalza il numero dei sequestri di case ovunque, un quarto degli intervistati ha dichiarato che o hanno perso la loro casa o sono minacciati di sequestro per la loro impossibilità di pagare il mutuo o l’affitto. Sette persone su dieci hanno definito la loro situazione finanziaria o grave o alquanto grave.

Ma l’impatto sulle loro vite non è limitato alla difficoltà di pagare i conti. Quasi la metà degli intervistati ha dichiarato che la disoccupazione ha aumentato liti e conflitti con famigliari ed amici, e il 55 per cento soffre di insonnia.

Il sondaggio, scrive il Nyt, ha reso chiara la percezione che per molti il sogno americano è stato infranto. Per quanto riguarda le colpe attribuite alla galoppante disoccupazione, il 26 percento cita l’amministrazione dell’ex-presidente George Bush, il 12 per cento le banche, l’8 per cento la fuga di posti di lavoro all’estero e la stessa percentuale i politici. Solo il 3 per cento ha dato la colpa al presidente Barack Obama.

Circa le speranze per il futuro, il 39 per cento anticipa un miglioramento della situazione, il 36 per cento ritiene che non cambierà e il 22 per cento che peggiorerà.