New York, l’Empire State Building pronto al debutto in Borsa

L’Empire State Building (Foto Lapresse)

NEW YORK – L‘Empire State Building potrebbe essere presto quotato in Borsa. La Sec, la Consob americana, ha infatti accolto la richiesta della famiglia Maklin, proprietaria del grattacielo simbolo di Manhattan.

In questo modo i Maklin sperano di ricavare almeno un miliardo di dollari dall’offerta pubblica iniziale (la Ipo) avanzata dalla società Empire Estate Realty Trust.

Nelle prossime settimane verrà messa a punto l’operazione. Sembra dunque volgere al termine la tormentata vicenda dell’Empire che per anni è stato al centro di una battaglia legale tra la famiglia Malkin che controlla la società, il magnate dell’edilizia Donald Trump e l’ereditiera Leona Helmsley morta nel 2007 e famosa, tra le altre cose, per aver lasciato 12 milioni di dollari al suo cane.

La famiglia Malkin ha acquistato la proprietà dell‘Empire nel 2002, ma ha ha ottenuto il controllo totale dei 102 piani dell’edificio più famoso di New York solo nel 2010. Con un altezza di 381 metri, il grattacielo art deco è stato il più alto del mondo dal 1931 al 1974, quando venne soppiantato prima dalle Torri Gemelle e, dopo l’11 settembre 2001, dalla Sears Tower di Chicago con i suoi 442 metri.

Da poche settimane ha perso nuovamente il suo primato anche a Manhattan, superato dalla Freedom Tower in costruzione a Ground Zero.

La popolarità dell’Empire è legata anche al film del 1933 ‘King Kong’ di Merian Cooper e Ernest Schoedsack, in cui un gigantesco gorilla sale sulla cima del grattacielo stringendo in mano l’attrice Fay Wray.

Due anni fa, l’Empire ha cominciato a rifarsi il look, grazie a un progetto di restauro da 500 milioni di dollari, e da poco è stato acceso il nuovissimo impianto di illuminazione esterna. I lavori di ammodernamento, che puntano a renderlo anche un edificio ecosostenibile, andranno avanti fino alla fine del 2013 con un ulteriore investimento che va dai 175 ai 215 milioni di dollari.

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