WASHINGTON – La Shell potrà iniziare le trivellazioni nell’oceano al largo dell’Alaska. Il via libera è arrivato il 17 agosto dal governo federale degli Stati Uniti per la prima volta in due decenni, superando così la dura opposizione e le proteste dei gruppi ambientalisti.
Secondo questi ultimi le attività per l’estrazione del greggio sono particolarmente dannose per la fauna locale, che comprende anche specie animali a rischio estinzione, già provate dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Ma l’agenzia di controllo competente ha sostenuto l’ok finale alla luce delle garanzie fornite dal gigante petrolifero in tema di protezione ambientale e capacità di prevenzione e intervento in caso di rischi.