Cannibalismo tra i primi coloni Usa: “Jane divorata nel 1609 a Jamestown”

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Tra i primi coloni di Jamestown negli Stati Uniti c’è stato almeno un caso di cannibalismo.  Gli archeologi dello Smithsonian Institute di Washington hanno scoperto il cranio e le ossa di una ragazza e ricostruito che cervello, lingua e muscoli di una gamba furono divorati. I resti della ragazza di 14 anni, rinominata Jane, risalgono all’inverno tra il 1609 e il 1610, un inverno rigido in cui i coloni della Virginiafurono decimati dal freddo e dalle malattie, scrive Paolo Virtuani sul Corriere della Sera.

Il Corriere della Sera scrive:

“Un recente scavo sul sito della città ha rivelato i resti non solo di cani, gatti e cavalli mangiati dai coloni, ma anche le ossa di una ragazzina che i ricercatori hanno chiamato Jane. Il cranio mutilato e alcune ossa delle gambe, tagliate in modo inequivocabile, non hanno lasciato dubbi agli studiosi. Si tratta della prima prova evidente di cannibalismo a Jamestown, una pratica che era già stata ipotizzata nel passato senza trovarne le prove, ha detto l’anatomopatologo legale Douglas Owsley, che ha analizzato i resti. Non è chiaro se la ragazzina morì di morte naturale o fu uccisa”.

Il Corriere della Sera riporta i particolari svelati in una nota dello Smithsonian Institute rilasciata da Owsley:

“Una perforazione nella parte sinistra del cranio servì per alzare la calotta e rimuovere il cervello», ha spiegato Owsley entrando in macabri particolari, ma essenziali per comprendere la gravità della situazione che dovettero fronteggiare i coloni di Jamestown, che dovevano anche combattere i nativi americani che assediavano il fortino: i Powhatan, dai quali faceva parte la principessa Pocahontas. Il cervello, la lingua, le guance e i muscoli di una gamba appaiono essere stati divorati. Con il cervello consumato per primo, perché si deteriora molto rapidamente dopo il decesso”.

Gli archeologi sono convinti che il caso di Jane mostri segni di cannibalismo:

“Gran parte degli uomini validi erano infatti morti nei combattimenti, e all’interno erano rimasti soprattutto donne, bambini e malati. Secondo Owsley, il tipo di tagli riscontrato sulle ossa di Jane mostra che lo smembramento del cadavere non venne eseguito da un «macellaio professionista», ma da una persona poco pratica”.

(Foto Ap)