ROMA – Gli studenti scendono in piazza l’11 ottobre in 80 città italiane contro il degrado e l’abbandono della scuola pubblica. Primi scontri si registrano a Milano, dove i ragazzi sono usciti dal corteo e si sono avvicinati all’Agenzia delle Entrate e sono stati fermati dalla polizia. Gli studenti, circa 400, hanno lanciato uova e tracciato scritte sugli edifici e la polizia ha acceso alcuni fumogeni.
“Non c’è più tempo”, lo slogan scelto dai ragazzi in corteo in tutta Italia. Gli studenti hanno anche aderito alla manifestazione pro Costituzione indetta per il 12 ottobre.
TENSIONI A MILANO – Un gruppo di circa 400 studenti, alcuni dei quali riconducibili al centro sociale Cantiere, si sono staccati dal corteo studentesco a Milano e hanno cercato di raggiungere la sede dell’Agenzia delle Entrate in via Manin. Le forze dell’ordine non hanno consentito loro di arrivarci e li hanno fermati poco prima. Sono stati accesi alcuni fumogeni, lanciate delle uova e sono state tracciate delle scritte sugli edifici vicini
Poco prima passando in prossimità della sede della Provincia di Milano, blindata per l’occasione, il corteo studentesco ha tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine in via Donizzetti. Per due volte la testa della manifestazione ha provato a superare gli agenti, venendo sempre respinti dagli scudi (sono partiti anche alcuni colpi di manganello). Durante i due tentativi dal corteo è iniziato anche un fitto lancio di oggetti in direzione degli agenti, tra cui un espositore di riviste in ferro.
Dopo qualche minuto di tensione in via Donizzetti, il corteo studentesco ha desistito dall’idea di sfondare il cordone di polizia per ‘assediare’ la Provincia di Milano e si è rimesso in cammino. Al momento gli studenti stanno marciando lungo i bastioni di Porta Venezia, con l’intenzione di arrivare quanto più possibile vicino alla sede della Regione Lombardia.
“NON C’E’ PIU’ TEMPO” – Le associazione studentesche Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza e Link Coordinamento universitario hanno riunito gli studenti a piazza della Repubblica a Roma e in piazza Cairoli a Milano dalle ore 9 dell’11 ottobre, per poi dare il via ai cortei.
Roberto Campanelli, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Studenti, ha dichiarato: “Da anni ormai sappiamo che il sistema scolastico Italiano è negli ultimi posti di ogni statistica OCSE, sempre più definanziato e provato da 10 anni di politiche di austerità. Non c’è più tempo da perdere con le politiche di austerità”.
Campanelli continua: “Da parte dell’attuale governo non c’è stata nessuna reale inversione di tendenza. Mentre alla scuola pubblica e al welfare vengono destinate poche briciole si sceglie di continuare a sprecare risorse per le spese militari, le politiche di respingimento dell’immigrazione, la tutela di speculatori e dei grandi patrimoni. L’invito è invece a far fronte alle vere emergenze sociali, con il rifinanziamento totale dell’istruzione pubblica e del diritto allo studio, lottando per un cambio di rotta radicale rispetto all’attuale modello di sviluppo”.
Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link Coordinamento Universitario, ha dichiarato: “Torniamo in piazza ancora una volta, al fianco delle studentesse e degli studenti medi di questo paese perché crediamo che l’attacco al sistema di formazione pubblica sia oggi generalizzato”.
“Domani, inoltre, parteciperemo alla mobilitazione nazionale per l’applicazione della Costituzione”, aggiunge Federico Del Giudice, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – convinti che da lì possa partire partire una battaglia di contro-attacco per costruire giustizia sociale, estendere i diritti, liberare i saperi”.
Le immagini degli scontri di Milano (Ansa)