In Giappone, le ragazze mettono a disposizione il proprio corpo alla pubblicità. Le ragazze affittano le loro cosce alle aziende facendosi sulla pelle tatuaggi temporanei, con messaggi promozionali.
Queste donne che devono essere comunque maggiorenni, si fotografano le gambe e diffondono l’immagine sui social network per un compenso che va dai 13 ai 128 dollari al giorno.
La campagna è stata lanciata dall’agenzia Japanese PR, che nel solo mese di novembre ha “affittato” ben 1300 cosce. Racconta tutto un articolo del Corriere della Sera pubblicato il 22 febbraio:
“Chi accetta deve ‘indossare’ il tatuaggio per qualche ora al giorno, andarsene in giro con una gonna corta (in perfetto stile Manga) in modo da mostrare il claim, per poi postare un’immagine su Facebook e su Twitter in modo da provare di aver rispettato i termini dell’accordo. L’idea ovviamente suscita delle perplessità. Se infatti intere generazioni di giovani hanno volantinato sotto la pioggia per racimolare qualche soldo, in questo caso l’idea di fondo è la mercificazione del corpo e del guadagno facile. Ma non è certo la prima volta che braccia, gambe o teste vengono usate come spazi pubblicitari. Un esempio su tutti? In Australia, una boutique di Auckland mise uno slogan in rilievo sulle assi di una panchina. Così a chi vi si sedeva sopra rimaneva impresso il messaggio nella carne”.