Grillo abolisce il governo: la Repubblica made in M5s

Pubblicato il 28 Marzo 2013 - 13:40| Aggiornato il 21 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Beppe Grillo abolisce il governo: la Repubblica made in M5s secondo il comico genovese non necessita obbligatoriamente di un esecutivo. Sul suo blog Grillo scrive: “Il Parlamento è sovrano, può funzionare anche senza governo“, e rilancia di fatto il modello belga. A chi sostiene poi, che “un mancato accordo M5s con il pdmenoelle, il miglior amico di Berlusconi, impedirebbe la rimozione di quest’ultimo dalla scena politica” rilancia: ”Invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l’ineleggibilità di Berlusconi e la legge sul conflitto di interessi”.”Se l’Italia è senza governo (in realtà è in carica Monti) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese – osserva Grillo – Non è necessario un governo per una legge elettorale o per misure urgenti per le Pmi o per i tagli delle province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani”.

”Si fa passare l’idea che senza Governo il Paese è immobile, congelato, in balia dello spread, delle agenzie, ma si tace sul fatto che le leggi per le riforme possono essere discusse e approvate senza la necessità di un governo in carica – prosegue – Anzi, si rallenta qualunque processo decisionale e operativo spostando sine die listituzione delle Commissioni senza alcun motivo se non quello di attribuire in seguito i posti di presidenza ai trombati dalle cariche governative”.

”Il Parlamento è sovrano, o almeno dovrebbe esserlo – aggiunge Grillo – Da tempo è invece un luogo dove non vi sono rappresentanti del popolo, ma nominati dai partiti, e le leggi, sotto forma di decreti, sono emesse al suo posto dal Governo, e in seguito convertite sotto il ricatto del voto di fiducia”.

”In Parlamento vi è un esercito di soldatini di piombo senza voce, con l’eccezione dei parlamentari a 5 Stelle. C’è stato un sovvertimento silenzioso delle Istituzioni contro lo stesso spirito della Costituzione”, sottolinea il leader del M5S, che cita gli art. 76-77 della Costituzione che disciplinano l’emanazione di decreti legge e decreti legislativi.

”Se così è invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l’ineleggibilità di Berlusconi, l’approvazione di una legge sul conflitto di interessi della cui assenza si gloriò Violante alla Camera, l’abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze nazionali generosamente concesse a Berlusconi da D’Alema nel 1999”.

SI PUO’ FARE! (ma voi non lo farete mai) – strilla il leader del Movimento 5 Stelle – Il Parlamento deve riprendere la sua centralità nella vita della Repubblica”. E conia anche su Twitter l’hashtag #sipuòfare, per rilanciare l’invito al Pd a intervenire su ineleggibilità di Berlusconi, conflitto d’interessi e frequenze tv. A corredo del suo appello Grillo pubblica anche un video tratto da ‘Viva Zapatero’, di Sabina Guzzanti, in cui si vede Luciano Violante parlare nell’Aula della Camera, nel 2003, delle garanzie date a Berlusconi sulle sue televisioni e della mancata approvazione di una legge sul conflitto d’interessi.