Messi, il cane di “Anatomia di una caduta”, vola a Hollywood come una star

di redazione Gatti cani & altri animali
Pubblicato il 22 Febbraio 2024 - 16:56
messi anatomia caduta

Dal film “Anatomia di una caduta” (Ansa)

Tra gli attori diretti da Justine Triet in “Anatomia di una caduta” c’è anche Messi, un border collie di sette anni, dal pelo bianco e nero e gli occhi color ghiaccio. Nel dramma francese vincitore a Cannes e candidato agli Oscar tra i 10 migliori film dell’anno, interpreta Scoop, il cane guida del bambino protagonista, rimasto quasi cieco dopo un incidente.

Arrivato la settimana scorsa da Parigi a Los Angeles, Messi ha strappato ammirazione, coccole e selfie a mezza Hollywood. Al pranzo dei nominati, ha concesso leccate e fotografie a Billie Eilish, America Ferrera e Bradley Cooper. Ryan Gosling si è spaventato quando si è gettato a terra fingendosi morto, come fa in una scena straziante del film.

“Ci sono voluti due mesi di allenamenti quotidiani per insegnargli a lasciarsi andare a peso morto, gli occhi all’indietro e la lingua fuori”, ha spiegato la sua addestratrice e proprietaria Laura Martin Contini, durante la conferenza stampa organizzata dalla casa di distribuzione Neon.

“Messi è un artista incompreso. Abbiamo partecipato a decine di provini, ma è stato sempre scartato all’ultima selezione.Anatomia di una caduta è la sua prima grande occasione. E non l’ha sprecata!”, ha detto allungando un biscottino al cane-attore sdraiato ai suoi piedi.

Triet, nominata come miglior regista (unica donna, vista l’esclusione di Greta Gerwig), ha sempre voluto che Scoop fosse “un personaggio a tutto tondo, non un animale che corre in giro senza senso”.

“Preparare un cane per la telecamera è un lavoro lento, che richiede pazienza e fiducia. Qualunque cosa si muova sul set, lui deve rimanere concentrato sull’allenatore”.

Martin Contini ha spiegato di aver adottato il border collie da un vicino di casa e di “aver scelto il più bruttino della cucciolata, ma c’era qualcosa in lui… era un ‘chien de cinema’, un cane da film”. Sono stati poi i suoi due figli patiti di calcio a dargli il nome del campione argentino.