Rai, sconti pubblicità per sanare buco. Guerra di Gubitosi a giornali e internet

Il dg Rai, Luigi Gubitosi

ROMA – I piani di guerra della Rai di Luigi Gubitosi che spera risanare i conti di Viale Mazzini sfasciando il mercato pubblicitario sono anticipati in un articolo di Costanza Iotti sul Fatto Quotidiano. Tra le 330 pagine di piano di salvataggio della tv di Stato che sarà votato il 9 aprile, scrive Iotti, non ci sono solo tagli al personale, per altro difficili da ottenere. Ma proposte che agitano la concorrenza e i dipendenti. Nel piano di Gubitosi ci sono sconti pubblicitari che rischiano di destabilizzare tutto il mercato non solo degli spot televisivi: in pericolo sono i quotidiani e i periodici italiani, anello debole della catena informativa, e pure internet.

[Blitz Quotidiano, si è occupato del problema qualche settimana fa:  Spot Rai e Mediaset “sconti al 92%”. La tv uccide giornali e internet?]

Si tratta di offerte imbattibili, fino al 92% di sconto, che rischiano di alterare la concorrenza:

Soprattutto in tempi in cui la raccolta pubblicitaria cala del 23% contro il 15% di flessione registrato dal mercato e il 16% di ribasso di Mediaset. Per questo, il punto centrale del piano industriale 2013-2015, che verrà votato martedì 9 aprile, è la riorganizzazione di Sipra, Società italiana Pubblicità per Azioni, che gestisce in esclusiva gli spazi pubblicitari su tutti i mezzi (radio, tv, web) e le piattaforme (analogica, digitale terrestre, satellitare, Ip-Tv e mobile) del carrozzone di Stato.

“Innanzitutto la politica dei prezzi diventerà più aggressiva e, con prezzi più bassi, darà quindi del filo da torcere ai diretti concorrenti. Poi sarà rivista anche l’offerta alla clientela: finora la rete di raccolta pubblicitaria è stata gestita in maniera frammentata con proposte diverse a seconda del mezzo e della piattaforma. D’ora in poi invece verranno presentati alla clientela pacchetti pubblicitari che prevedono l’acquisto congiunto di spazi tv, internet e e radio sulle diverse piattaforme. Innovazione che, assieme al taglio del listino, dovrebbe consentire alla Rai di recuperare terreno”.

Inoltre, il direttore generale vorrebbe investire sul web, catalizzando sotto un unico polo i 580 siti internet proliferati senza un coordinamento aziendale. Infine è prevista una riorganizzazione delle sedi all’estero:

Inoltre, la ristrutturazione al 2015 prevede anche la riorganizzazione delle sedi all’estero. Finora il corrispondente veniva nominato dal direttore di testata all’interno di una conferenza dei direttori che dava il suo placet, con il risultato che ogni rete poteva esprimere il proprio uomo a proprio esclusivo servizio. Ma Gubitosi vorrebbe che le cose cambiassero in maniera radicale con il corrispondente o i corrispondenti (a seconda del peso della sede) a servizio dell’intero gruppo. 

La notizia sorprende perché non è la prima volta che la Rai, nelle sue varie ondate di ristrutturazioni, decide di fare sinergie di troupe, filmati e corrispondenti. Sarà la volta buona?Intanto, per non perdere l’occasione di fare e disfare, la Rai, secondo Costanza Iotti, probabilmente aprirà

“una sede a Rio de Janeiro in vista dei Mondiali di calcio 2014 e delle Olimpiadi 2016”.


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