La Formula Uno si regala un weekend storico a Silverston. Dopo 70 anni. Decima tappa di un Mondiale alla ricerca di una scossa che vada oltre il duello Red Bull-Mercedes. E così l’Inghilterra, tutta cerotti e lacrime amare (“mai dire gatto finché non c’è l’hai nel sacco”, come dice il saggio Trap) torna al centro del mondo dopo Wimbledon e Wembley.
La storia del circuito di Silverstone
Stavolta però non siamo nella capitale, lontani dal Tamigi. Siamo a nord di Londra, nella Contea di Northamptonshire, nel piccolo paese dove la Formula 1 ha cominciato la sua avventura. Era il 13 maggio del 1950. Qui la Ferrari ha vinto per la prima volta; poi ci ha preso gusto ed ha fatto il record di vittorie (16). E qui nel weekend si sperimenta qualcosa che ricorda “due gran premi al prezzo di uno“. Un miniGP al sabato a briglia sciolte ( 17 giri, 100 km a tutto gas) per decidere lo schieramento di partenza domenicale. In palio 3 punti per il vincitore 2 per il secondo, 1 per il terzo. Ma non ci saranno ne’ podio, ne’ inni, ne’ spumante. Però chi vince potrà fregiarsi del titolo “ pole Man del weekend “. Quindi ilsecondo GP di 300 km alla domenica.
Cos’è la Sprint Qualifyng, novità in Formula 1
La novità ha un nome. Si chiama “Sprint Qualifyng “. Ed è una trovata che sarà sperimentata anche a Monza e forse in Brasile. Totale chilometri 405. Cento al sabato, il resto domenica. In pratica 100 km, pausa di notte, ripartenza domenica pomeriggio alle 16. Le auto in pista sabato saranno le stesse della domenica, salvo incidenti. Il governo della Formula Uno intende creare più interesse attorno ai bolidi. Resta una incognita che le simulazioni al computer hanno evidenziato creando un giusto allarme. Cioè: c’è il rischio che dopo la partenza del miniGP i piloti scelgano di non rischiare per non compromettere la gara della domenica. Occhio, non è una deduzione peregrina. State a sentire. Di norma in un Gran Premio ci sono 44 sorpassi. Se si aggiungono quelli ( previsti ) del sabato si sale a 68. Parola di computer. Rischio eccessivo ?
La Sprint si correrà senza pit stop, ci saranno 12 set di gomme ( hard, 4 medium, 6 soft ) e tanta curiosità. Obbligatorio usare almeno due mescole. Garantisce Inaki Rueda, 42 anni, capo delle strategie Ferrari : “ Vedremo più sorpassi e al sabato ci sarà lotta “.