Celentano beneficenza lenta: “Rai non pagava”. Rai: “Già pagato”.

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 4 Aprile 2012 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA

Adriano Celentano (Lapresse)

ROMA – Compenso iperbolico, spropositato, ingiusto ed inopportuno. Sul cachet chiesto e ottenuto da Adriano Celentano per partecipare all’ultimo Festival di Sanremo gli aggettivi si sono sprecati. Quasi tutti in negativo. Il molleggiato aveva però tentato, riuscendoci in parte, di placare gli animi con il classico coup de theatre: “devolverò il mio compenso in beneficenza” aveva promesso. Dal festival e dalle polemiche sono passati quasi due mesi e il comune di Roma, una delle entità a cui era stato chiesto di indicare due famiglie bisognose cui destinare parte del denaro, ha timidamente chiesto al clan Celentano “scusate, ma i soldi?”.

“La Rai, come è normale, ancora non ha pagato” è stata la risposta. Lapidaria. Ma alla risposta secca del clan si è aggiunta, altrettanto veloce e secca, la risposta di casa che questa mattina (4 aprile) con un comunicato ha precisato: “La Rai comunica di aver provveduto al pagamento delle fatture emesse dal Clan Celentano, per la partecipazione al Festival di Sanremo di Adriano Celentano, nel pieno rispetto dei tempi stabiliti (in data 27 e 30 marzo 2012)”. Cui è seguita non si sa se stizzita o imbarazzata precisazione di Claudia Mori che amministra le finanze del clan in forma di lettera ai primi cittadini: “Il bonifico è appena arrivato, i soldi arriveranno presto ai sindaci”. Non solo quello di Roma ma anche quelli di Napoli, Bari, Cagliari, Milano, Verona e Firenze.

Intanto le due famiglie indicate dal Campidoglio, attendono in condizioni non certo facili. La prima, otto figli più mamma e papà. Lui regista disoccupato, lei educatrice in un asilo con otto ragazzi da crescere. Quattro maschi e quattro femmine, due dei quali disabili. Una condizione economica precaria per cui anche un affitto da pagare nel quartiere periferico di Torrevecchia diventa un’impresa. Un aiuto indispensabile perciò. Come quello che dovrebbe ricevere la seconda famiglia. Una giovane coppia, lui 30 anni e lei 28, e un bimbo appena nato, e già con una storia e un presente durissimo. La mamma infatti, durante la gravidanza, scoprì di avere un cancro, ma riuscì lo stesso a partorire. E ora continua a lottare contro la malattia. Il marito però, per starle accanto, ha dovuto rinunciare a tutto, perfino al lavoro, racconta il Messaggero.

Sarà certamente lenta la Rai a pagare, anche se stando al comunicato di stamane pare che il versamento si stato comunque fatto, ma stride la velocità con cui Celentano ha sbandierato ai quattro venti che avrebbe devoluto i suoi 700mila euro in beneficenza e la lentezza con cui lo fa. Veloce, un fulmine nel prendersene il merito e cavalcarne l’onda ma pronto a dire che la lentezza di ora è colpa di mamma Rai.

Ma chi è che fa beneficenza, la tv o Celentano, verrebbe da chiedersi. Perché se è Celentano forse, dopo averlo promesso e dopo aver acceso speranze di persone che in alcuni casi non sanno materialmente come dare da mangiare ai propri figli, potrebbe essere lui a sobbarcarsi l’onere dell’attesa, anticipando di tasca sua. Non conosciamo la situazione economica del molleggiato, ma è lecito presumere che per lui anticipare l’importo che attende di incassare deve essere certo meno difficile che arrivare a fine mese con uno stipendio di mille e rotti euro con otto figli, di cui due disabili, e un marito a carico.

La decisione, lodevole e non dovuta, di devolvere il proprio compenso in beneficenza è assoluto merito di Celentano. Scaricare però la lentezza della materializzazione della promessa sulla Rai, mostrando anche un pizzico di disinteresse, è però troppo semplice e comodo, soprattutto quando si è già incassato il ritorno d’immagine del gesto.

Il Campidoglio ha già sollecitato più volte l’ufficio marketing del molleggiato. In una lettera inviata a Celentano il 30 marzo scorso si fa riferimento ai destinatari e alle loro condizioni difficilissime, “soggetti che versano in gravissime condizioni di indigenza”. Nel documento si ricorda poi “la volontà pubblicamente espressa dal cantante di devolvere il proprio compenso a famiglie bisognose” che, peraltro, sono state “già informate del gesto di grande solidarietà”. Quindi, anche per non farli aspettare invano, “si sarà grati – conclude la missiva – se con cortese urgenza si possano fornire informazioni sulla materia così da poterle tra l’altro immediatamente trasferire ai soggetti interessati”.

La replica dello staff del cantante non si è fatta attendere. Adriano Celentano rispetterà la promessa di devolvere in beneficenza il cachet del festival di Sanremo: è la Rai che “non ha ancora provveduto al pagamento”, anche se si tratta di una “tempistica normale” per la tv pubblica.

“Quanto annunciato da Adriano Celentano riguardo al compenso per la sua partecipazione al Festival di Sanremo – fa sapere il clan – verrà ovviamente rispettato. Quanto ai tempi, basta chiedere alla Rai che non ha ancora provveduto al pagamento. Peraltro il mese e mezzo trascorso rientra nella tempistica normale dei pagamenti effettuati dalla Rai. Non appena riceveremo il compenso – conclude la nota – ne daremo tempestivamente notizia ai Comuni interessati”. Le famiglie romane, e non solo, attendono le tempestive notizie.