Coronavirus e Regioni, ognuno per sé ma a Jole Santelli ci pensa il Tar

di Antonio Buttazzo
Pubblicato il 10 Maggio 2020 - 21:28| Aggiornato il 11 Maggio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Jole Sanelli, sospesa per 6 mesi la professoressa che esultò per la sua morte scrivendo: "Una mafiosa in meno"

Jole Sanelli, sospesa per 6 mesi la professoressa che esultò per la sua morte scrivendo: “Una mafiosa in meno” (foto Ansa)

Coronavirus e Regioni, Una sentenza memorabile.Uno schiaffone in faccia alla Presidente della Calabria Jole Santelli.

Ben assestato e soprattutto assolutamente meritato.

Questa è stata la sentenza del Tar Calabria che ha annullato l’ordinanza “libera tutti” della governatrice calabrese.

Un provvedimento illegittimo, provocatorio e pure inutile.

I giudici di Catanzaro hanno stabilito che è la Presidenza del Consiglio a poter e dover disporre sulle misure di contenimento della epidemia.

Che l’ordinanza annullata era stata adottata a seguito di un iter procedimentale lacunoso e privo di argomentazioni scientifiche.

Illegale, perché non preceduta dalla necessaria intesa con il Governo.

Mancava solo dicessero che era meglio che andassero a mietere il grano, lei ed i suoi collaboratori.

Una provocazione

Provocatoria poi. L’autorizzazione ad aprire i bar è intervenuta appena pochi giorni prima rispetto a quando il Governo aveva previsto per la riapertura su tutto il territorio nazionale degli esercizi commerciali.

Inutile infine, perché di fatto è rimasta inapplicata sul 98 % del territorio calabrese.

Appena 10 comuni su 400 sono infatti andati appresso alla Presidente della Regione Calabria. Sono tutti preoccupati per i rischi di diffusione del Coronavirus.

E allora perché Jole Santelli si è avventurata su questa pericolosa china?

Perché fare strame di principi giuridici e relazioni politiche nella pressoché assoluta consapevolezza che il TAR avrebbe annullato la sua ordinanza?

Penso che la Santelli si sia prestata alle manovre di disturbo all’azione di Governo contro il Coronavirus orchestrate da Salvini e Meloni.

Tutto torna utile ad una opposizione in crisi.

Soprattutto di idee.

Guerra al Mes col Coronavirus

I governatori della Lombardia e del Veneto hanno obbedito all’ordine di scuderia di opporsi ad un finanziamento (necessario) delle infrastrutture sanitarie mediante il MES.

Allo scopo evidente di intralciare il lavoro di Conte impegnato in una delicata trattativa in Europa.

Così anche la Santelli è stata chiamata a fare la sua parte e dare il suo contributo nel frapporre ostacoli ai lavori dell’Esecutivo in carica.

E’ bene ricordi perché si trova su quella poltrona.

E che si regoli, ora e in futuro, di conseguenza.