ROMA – Il Tar di Catanzaro annulla l’ordinanza della Regione Calabria: resta il divieto di consumare ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti durante la fase 2.
Jole Santelli, governatore della Calabria, aveva firmato un’ordinanza dal 29 aprile in cui riapriva le attività di ristorazione e bar della regione.
Una decisione che aveva portato alla diffida del governo, che chiedeva unità nazionale nel rispettare le misure della fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Il Tar ha dato ragione al governo e ora l’ordinanza è stata annullata.
Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali, ribadisce: “Le sentenze e le leggi non si discutono, si applicano”.
Boccia ha sottolineato che ora più che mai serve unità: “Non è la stagione dei divisionismi”.
La Santelli invece parla di “vittoria di Pirro” e commenta: “Abbiamo comunque vinto, abbiamo portato le esigenze del sud al centro del dibattito politico.
Fase 2 Calabria, Tar annulla ordinanza tavolini
Il Tar ha accolto il ricorso e ha annullato l’ordinanza del 29 aprile firmata da Jole Santelli, governatore della Regione Calabria.
Nell’ordinanza era “consentita la ripresa delle attività di Bar, Pasticcerie, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”.
Una decisione in rotta con quelle del governo e con l’emergenza coronavirus, che il Tar ha annullato e così richiudono le attività.
Boccia: “Non è stagione dei divisionismi”
Il ministro per gli Affari regionali ha commentato: “Le sentenze e le leggi non si discutono ma si applicano e questo deve valere per ognuno di noi”.
“La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19”, ha detto.
Boccia ha aggiunto: “Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza, non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo”.
Fase 2 Calabria, Santelli: “Vittoria di Pirro”
La governatrice della Regione Calabria ha commentato: “Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca una battuta d’arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo 2 mesi di lockdown e dopo i sacrifici dei cittadini”.
E dice: “Una scelta così importante spettava alla Corte costituzionale, unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto governo-Regioni”.
Quindi aggiunge: “Il Governo Conte ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità”.
La Santelli annuncia battaglia: “Valuteremo la possibilità di sollevare conflitto di attribuzione alla Consulta”.
E poi si dice soddisfatta di aver riportato al centro del dibattito politico le esigenze del sud Italia.
“La Calabria e il Sud hanno vinto perché hanno dimostrato di voler lavorare e di non pretendere politiche di assistenza”, ha concluso. (Fonte: ANSA)