Imu mantra per Berlusconi, uomo di lotta e di governo

Berlusconi: scongiuri per la sua Imu?

Silvio Berlusconi sempre indeciso fra “statista e venditore” (copyright Cerasa sul Foglio) ha messo l’abolizione dell’ Imu come una bomba ad orologeria sotto la poltrona di Enrico Letta, premier vicino al traguardo del giuramento. Durante la campagna elettorale, Berlusconi aveva promesso la restituzione di quella già pagata nel 2012 (“anche con i soldi miei”, si era sbilanciato). Adesso, chiunque nel Pdl recita il mantra dell’ Imu.

Ora, appare evidente la strumentalità della proposta, fermo restando che a chiunque farebbe piacere risparmiare la tassa sulla casa. Giacomo Vaciago, economista e già sindaco di Piacenza, ha spiegato sabato sera al Tg3, che la tassa sulla casa ce l’hanno tutti in Europa e che, comunque, il governo potrà renderla più equa esentando i pensionati al minimo, chi ha perso il lavoro, chi ha figli adulti disoccupati e così via.

Ma c’è un altro dato che stride in questo insistere sull’ Imu da togliere a tutti. La coperta, anche per il governo Letta, sarà corta. Le risorse sono quelle che sono. Il problema prioritario, però, non sembra davvero l’ Imu. Il problema è il lavoro e riguarda milioni di italiani, fra coloro che l’hanno perso e coloro che non lo trovano.

Un mio vecchio amico usava dire al figlio: “Con l’officina potrai comprare casa, con la casa non potrai comprare l’officina”. Un’ovvietà che spesso sfugge a noi italiani, affezionati alla rendita. Ma è il lavoro e la produzione di beni che produce ricchezza, e quindi la casa. Se riparte l’economia, all’Imu faranno caso le famiglie disagiate (e da sostenere). Le case oggi si sono deprezzate, a ragione della crisi, e potranno tornare al loro valore se supereremo la crisi. Ma ci vuole lavoro,

Si ha l’impressione che il mantra “Imu via per tutti” sia un utile giochino per consentire al Cavaliere di essere lui, a questo giro, uomo di lotta e di governo.

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