La serie A riparte per ultima, solo nel 2023, perché? Pigrizia o furbizia? Campionato ostaggio

La serie A riparte per ultima, solo nel 2023, perché? Pigrizia o furbizia? Campionato ostaggio di procuratori e televisioni

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 25 Dicembre 2022 - 07:46 OLTRE 6 MESI FA
La serie A riparte per ultima, solo nel 2023, perché? Pigrizia o furbizia? Campionato ostaggio

La serie A riparte per ultima, solo nel 2023, perché? Pigrizia o furbizia? Campionato ostaggio

La serie A riparte per ultima, solo nel 2023, perché? Pigrizia o furbizia? Ripartenza. Una bella parola. Ma la nostra serie A se la prende comoda. Ultima a mettersi in moto (4 gennaio). 

GUAI A RAFFICA PER LA SERIE A

Puoi essere che il momento difficile che attraversa Il nostro calcio abbia suggerito tanta cautela. Troppi i guai. Su tutti la mancata riforma dei campionati e il terremoto Juventus.  È un calcio vecchio, nostalgico, impermeabile ai tempi odierni, ostaggio di procuratori che incassano commissioni faraoniche come registra il report  annuale Fifa appena pubblicato. Cifre pazzesche: 586 milioni, maxi aumento del 24,3% in un solo anno.

Un autentico Eldorado per agenti e intermediari. Una miniera d’oro che spolpa i club europei. Le sole squadre italiane hanno speso in commissioni qualcosa come 83 milioni (+20,4% rispetto al 2021). Si può continuare così? E poi: stadi vecchi e poco sicuri, vivai in emergenza, invasione di calciatori stranieri, ricavi e bilanci che  piangono, investitori stranieri sempre più invadenti (7 americani).

I NUMERI DEL PALLONE ITALIANO

Tre emblematici di un fenomeno socio-culturale, ancorché sportivo: 30 milioni di italiani seguono il calcio (fonte FIGC): il 72,5% della popolazione maschile, il 38,9% di quella femminile. Secondo dato significativo: 4,6 milioni di praticanti. Terzo dato:11,8 miliardi spesi in scommesse.

C’è un altro dato che fa riflettere: cala l’interesse dei giovani. Troppo comodo dare tutta la colpa alla pandemia. Dunque serve un approccio diverso, quasi una inversione ad U. Serve coraggio. E idee nuove. Una parola.

PIGRIZIA O FURBIZIA?

Domanda d’obbligo: perché la serie A riprende la sua attività soltanto nel 2023? Ultima delle “Top four”. La Premier inglese ricomincia a Santo Stefano (26 dicembre ).Due, giorni dopo i francesi, il 29 gli spagnoli. Anche Belgio, Turchia, Portogallo attaccano prima. Solo Germania ed Austria riprendono dopo l’Italia, ma per ragioni climatiche.

Perché allora la serie A aspetta così tanto? Il rispetto delle festività non sembra. Ed allora? Due le scuole di pensiero. La prima ha un senso: concedere ai molti (troppi) stranieri che militano nelle nostre squadre e che erano impegnati in Qatar, un adeguato tempo di recupero. Giusto.

Meno convincente (eufemismo) la seconda. Cioè il ritardo è suggerito dai  denari delle Tv a loro volta ostaggio degli ascolti; e siccome gli ascolti precipitano durante le feste, è saggio rispettarle in nome di Sua Maestà l’Auditel. Dedizione inevitabile: all’estero comandano i club, in Italia domina il dio denaro delle tv.