Berlusconi e Renzi: chi bluffa al tavolo del Senato

Berlusconi e l'incontro con Matteo Renzi
Berlusconi e l’incontro con Matteo Renzi

ROMA – Berlusconi uno: “La riforma del Senato presentata dal governo Renzi è inaccettabile”. Berlusconi due, stessa serata: “Forza Italia resta impegnata a realizzare le riforme”. Berlusconi tre, il giorno dopo: “Se lo scordano che accettiamo le loro riforme”. Berlusconi quattro, il giorno stesso: “Andiamo avanti e vediamo come davvero butta”. Vero è che Berlusconi è turbato, distratto e oppresso dalla imminente decisione dei giudici sul dove e come del suo “affidamento ai sevizi sociali” in quanto condannato per frode fiscale con relativa pena da espiare. Vero, ma i Berlusconi uno, due, tre e quattro appaiono come la perfetta rappresentazione e sequenza di un solo Berlusconi, quello che tenta un bluff al tavolo delle riforme, al tavolo del Senato. Ma è un bluff al quale non crede nemmeno lui, un bluff esitante, una contraddizione in termini. Il bluffatore esitante per definizione si vede, lo scoprono tutti.

Matteo Renzi uno e in fondo monocorde: “Se Forza Italia ci sta, bene. Altrimenti ce ne faremo una ragione. Ne prenderemo atto e andremo avanti senza di loro”. Anche questo è in fondo un bluff. Senza i voti di Forza Italia Matteo Renzi ha sì una maggioranza in Parlamento. Ma una maggioranza da contrattare. Con Alfano, con i centristi. Soprattutto da contrattare con il suo Pd. Dentro il Pd, con il Pd, ci sono sul tema riforme dello Stato (e non solo su quelle riforme) le forze più conservatrici oggi presenti in Italia. Conservatore/conservatrici…non è necessariamente una cattiva parola. Dipende da cosa si vuol, conservare, dalle circostanze storiche, dal giudizio che si dà sullo stato delle cose esistenti. Bersani, Fassina, Chiti e suoi 21 senatori e buona parte dei gruppi parlamentari Pd e la Cgil e una parte del “costituzionalismo democratico” e cittadini, elettori, associazioni in gran parte di sinistra e tutte in assoluta buona fede sono, qui e oggi, conservatori e conservatrici delle regole esistenti della politica, del lavoro, della produzione, del fisco, della spesa pubblica…Bluffa Renzi quando proclama che i “conservatori” gli fanno un baffo. I conservatori sono tanti e forti e pure certi di avere ottimi argomenti.

Ma, a differenza di quello di Berlusconi, il bluff di Renzi è di quelli rischiosi di “andarlo a vedere”. Si rischia, andando a vedere il bluff di Renzi, di lasciare sul tavolo tutta la posta, di perdere tutta la puntata nella mano di gioco. Se Berlusconi bluffa e qualcuno gli dice “Vedo!”, che carte scopre Berlusconi? Che può fare Berlusconi se ritira Forza Italia dal tavolo delle riforme, se rompe e denuncia l’accordo con Renzi, il cosiddetto accordo del Nazareno? Può far approvare la riforma del Senato a maggioranza semplice, cioè risicata. Non un grande affare per Berlusconi. A maggioranze semplice e risicata Renzi risponderebbe con referendum confermativo della riforma. Volete o no un Senato con senatori non eletti e non pagati? La risposta degli elettori sarebbe un nettissimo sì. Con Renzi dalla parte del sì e Berlusconi da quella del no. No, non un grande affare per Forza Italia costringere Renzi alla maggioranza semplice e risicata.

Oppure il no, la retro marcia, la rottura di forza Italia con Renzi potrebbe costringere Renzi a trovare maggioranza parlamentare sulle riforme imbarcando un po’ di ex M5S e/o M5S “dialoganti”. Renzi pagherebbe un prezzo, ma per Berlusconi sarebbe il classicissimo dispetto alla moglie fatto dal marito tagliandosi…Dispetto che si perfezionerebbe nella possibile risposta di Renzi sulla legge elettorale.

Rotto il patto con Berlusconi, rotto da Berlusconi, nulla impedirebbe a Renzi di far approvare una legge elettorale dove le “soglie di sbarramento” ad esempio sono più basse di quelle presenti nel testo già approvato alla Camera. Queste soglie oggi alte costringono Lega, Ncd e La Destra e confluire elettoralmente con Forza Italia e quindi il blocco delle destre in future elezioni politiche arriva primo o secondo di sicuro molto sopra il 30 per cento. Ma se la soglia è bassa, allora Ncd ci può provare ad andare da sola o con altre alleanze, e forse perfino la Lega, e forse perfino quelli che vogliono rifare il Msi. Se questi vanno da soli, Forza Italia andrebbe da sola alle elezioni e arriverebbe terza, dopo Pd e alleati e dopo M5S. Forza Italia terza e fuori dal ballottaggio. Esattamente il dispetto di tagliarsi gli attributi per far soffrire la moglie…

Senza contare che  a fare una legge elettorale senza Berlusconi Renzi troverebbe la festa di tutto il Pd, l’abbraccio di Vendola, la pacificazione a sinistra…No, il bluff di Berlusconi è fatto, lui lo fa con in mano una coppia di sette. Renzi invece bluffa con in mano una doppia coppia agli assi. Se non hai almeno un tris nelle tue carte e vai a vedere il bluff, perdi. E, di questi tempi, chi ce l’ha davvero un tris in mano?

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