Poliziotto sodomizza con manganello, Le Pen: "Sto con loro". Lupi, pelo e vizio... Poliziotto sodomizza con manganello, Le Pen: "Sto con loro". Lupi, pelo e vizio...

Poliziotto sodomizza con manganello, Le Pen: “Sto con loro”. Lupi, pelo e vizio…

ROMA – Poliziotto, un poliziotto, anzi erano in quattro. Ma uno dei quattro gendarmi francesi si è distinto: nel riempire di botte un negro spacciatore si è lasciato prendere dall’entusiasmo e ha ficcato il suo manganello nel retto del fermato. Fermato, riempito di botte e sodomizzato come si conviene come massima ed esplicita punizione per chi sgarra. Non ci sono per questo le forze dell’ordine, per punire in piazza questa sub umanità che delinque?

Del poliziotto va oltre che narrata l’impresa, rilevata anche la performance verbale. Interrogato sul perché avesse infilato il manganello nel retto del ragazzo che stavano picchiando, ha risposto candido: “Un incidente”. Già, glielo ha infilato lì a forza per caso, non voleva, gli è scivolato il manganello e guarda la combinazione. Il torturato, perché questa è la definizione esatta, ha avuto bisogno di un’operazione chirurgica.

I quattro poliziotti ripresi nella loro impresa da una telecamera di sorveglianza adesso sono sotto inchiesta e sotto fermo. La cosa ha destato la solidarietà di marine Le Pen, possibile prossimo presidente della Repubblica francese, che ha unito due iniziative, due piccioni con una fava: un po’ di campagna elettorale e un mettere in chiaro, forse anche oltre il voluto, la propria identità.

Marine Le Pen se n’è andata a fare un giro dei commissariati delle banlieus, le zone dove maggiore e più duro è il contrasto all’illegalità e dove la polizia ha il durissimo compito di reprimere senza smarrire e svilire il senso dello Stato. La Le Pen ha tenuto nei commissariati e nelle pubbliche dichiarazione a dire che lei sta “dalla parte della polizia”.

Lo ha detto e voluto dire poche ore dopo il poliziotto che ficca il manganello, non lo ha detto in generale e in un giorno a caso. Ora si chiamano sovranisti ed è un bel nome nuovo e sono moderni, contemporanei. Ma al fondo sono una razza antica, la riconosci anche perché stanno d’istinto dalla parte dell’eroico servitore dello Stato che tortura. Da quella parte ci sono stati tante volte nella storia, sono al fondo sempre loro. Presente la favola del lupo che perde il pelo ma non il vizio? Con tante scuse ai lupi, la puoi narrare ancora con protagonisti i sovranisti.

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