Matteo Salvini come Nigel Farage nel Regno Unito. E M5s complici volontari

di Michele Marchesiello
Pubblicato il 26 Luglio 2019 - 18:20 OLTRE 6 MESI FA
salvini farage

Matteo Salvini e Nigel Farage (Foto Ansa)

E’ difficile combattere Salvini e contrastare il crescente successo della Lega, se non si individuano e svelano agli elettori i veri obiettivi dell’ondata sovran-populista che rischia di travolgere il nostro paese.

Ponendo l’accento sull’Unione Europea come il nemico principale degli italiani e dandosi più o meno esplicitamente l’obiettivo di una ‘italexit’, Salvini e i suoi amici (ancora da ben individuare, peraltro) svolgono lo stesso ruolo che, con successo, sta svolgendo Farage in Gran Bretagna. Come Farage, Salvini agita agli occhi di un elettorato confuso e spaventato lo straccio rosso di un’Europa matrigna, della paventata invasione da parte di orde di migranti, che l’Europa si ostinerebbe ad accollare al nostro paese.

Ma, a ben vedere, ben diversi e assai più minacciosi sono gli obiettivi che si nascondono dietro la campagna anti-europea e anti-migranti, come la vicenda di Farage sta dimostrando in Gran Bretagna, con buona pace dei molti – socialisti o liberali – che in quel paese, in buona fede, si sono schierati dalla parte dei cosiddetti ‘exiteers’.

Un patriottismo intollerante, un richiamo di stampo razzista a mitiche origini etniche, la convinzione di una immaginaria supremazia bianca, la paura dei musulmani, la radicata nostalgia per una ‘età dell’oro’ alla quale tornare, la ricerca ostinata di ‘traditori’, la prevalenza della fede sugli argomenti, lo scetticismo sui cambiamenti climatici, la tentazione di far tornare in auge i vecchi stereotipi di cinquant’anni fa: di genere, sessuali, razziali, la convinzione che i burocrati siano tutti corrotti, l’esaltazione
della potenza militare. Tutto questo non fa tornare alla mente la vecchia, impronunziabile parola: ‘fascismo’?

Davvero queste posizioni sono condivise da chi oggi – in buona fede – sostiene la Lega in forza delle sue posizioni anti UE e anti-immigranti? Ma, si diceva tempo fa, la funzione principale del Movimento 5 Stelle sarebbe stata, precisamente, quella di contenere e contrastare la deriva di estrema destra rappresentata dai movimenti ‘sovranisti’. I 5 Stelle sarebbero stati la casa ideale per quanti – insofferenti dei vincoli posti dall’Unione Europea , dai suoi miopi burocrati, dai prevalenti interessi di stampo tedesco – non erano tuttavia disposti a condividere questo loro atteggiamento con i fautori di tendenze manifestamente di destra, se non addirittura fasciste.

In realtà, vale anche in questo caso il detto per cui si diventa ciò che si mangia o – aggiungiamo noi – da cui si viene mangiati. I 5 Stelle hanno attinto ampiamente agli argomenti anti-europei e anti-immigranti portati avanti dalla Lega, e rischiamo oggi di venirne divorati . Ma – così facendo – sono stati trascinati, o rischiano di venire trascinati nei gorghi pericolosi della degenerazione estremista di destra. Non più ’diga’ ma complici volontari o, che è peggio, inconsapevoli dei veri contenuti dell’operazione di cui Salvini e la Lega sono i sempre più espliciti e brutali portatori.