Trasmissione radio, studio e microfoni aperti al pubblico: ad ogni cifra aggiornata dei morti di Covid puntuale arriva la domanda via social, sms o telefono. E la domanda è: età media dei morti? E’ una domanda portata a sollievo, se non a cancellazione, del peso dei morti. E’ una domanda fatta per sentirsi rispondere con una cifra d’anagrafe tale da poter poi dire: ecco, per quanto tanti in quantità i morti lo son meno in qualità, erano vecchi che dovevano comunque morire. E succede ovunque e troppo spesso sentir avanzare questa domanda portata con questa intenzione che sottende e comprende una eugenetica feroce molto più che ingenua.
Eugenetica, a che età il dovere di morire?
Una eugenetica di vasto successo, per quanto relativamente inconsapevole di se stessa, si è vestita di senso comune. Ed è stata volentieri indossata, da tanti. Infatti nel “muoiono solo i vecchi” di vasta diffusione e consenso e convinzione e consolazione vi sono l’idea, il concetto e il valore, la regola che ad una certa età morire è…un dovere.
Quindi, se il morto di Covid ha una certa età, allora vale, pesa di meno che sia morto di Covid. E, di conseguenza, pesa di meno la pandemia. E, di conseguenza, non si esageri nel combattere contagio e Covid danneggiando quelli che hanno piena vita economica e anagrafica. Bene, qual è l’età in cui comincia il tanto doveva morire? Chi la stabilisce? Ottanta e più, ottanta secchi, magari 75 o addirittura settanta anni? Quale la biologia funzionale alla eugenetica del tanto muoiono solo i vecchi?
Se restano in vita, se non muoiono i migliori e i non compromessi in salute in età va tutto bene o poco male? A quale età comincia il dovere di morire senza far troppe storie e tirarla troppo in lungo? A quale età il danno di una morte per Covid si abbassa perché il morto è un vecchio? A quale età una vita conta meno e una morte pesa meno nella conta? Chi stabilisce la frontiera anagrafica?
Era vecchio, quindi…E se fosse era sciocco, quindi..?
A maneggiare eugenetica poi ci si può fare male anche da soli, anche se giovani e forti. E se fosse molto eugenetico, cioè migliorativo della qualità della popolazione, domandare e calcolare quale l’intelligenza e la cultura media dei morti non solo di Covid? E defalcare quindi dal danno quanti dei morti afflitti da patologie sociali quali la protervia ignorante, l’incapacità espressiva, la scarsa alfabetizzazione, la difficoltà ad elaborare concetti?
Se il sollievo che si prova e si induce nel dire di Covid “muoiono solo i vecchi” si consigliasse di provarlo nell’apprendere che morti e vittime di altre malattie e traumi e infortuni sono ad alta incidenza di sciocchi, ignoranti e pure prepotenti e incivili? E chi lo stabilisce chi è ignorante, sciocco, prepotente, incivile? Ecco, appunto, chi? Nessuno ha il diritto o la facoltà di farlo. Proprio come nel caso dell’età anagrafica.
Non fare all’altro l’eugenetica che non vorresti per te
Chi si consola o prova sollievo e sdrammatizza (!) i 95 mila (finora) morti di Covid italiani perché “muoiono solo i vecchi”, non lo sa e mai la subirà, ma meriterebbe in pieno fosse fatta a lui la stessa eugenetica che lui fa al prossimo suo.