Bambini col piede torto equino, il successo del simposio di Barcellona

di Pino Nicotri
Pubblicato il 9 Giugno 2014 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA

Bambini col piede torto equino, il successo del simposio di BarcellonaIl simposio di Barcellona sul metodo Ponseti per curate il piede torto congenito è stato un grande successo! Purtroppo molti ortopedici italiani invitati hanno preferito non presentarsi. E questo la dice lunga sull’arretratezza dei nostri medici su una tematica che di fatto preferiscono osteggiare per bassi motivi di bottega e portafoglio”.

Reduci dal convegno internazionale durato dall’1 al 4 giugno e da una serie di incontri e iniziative collaterali successive, i coniugi Silvia Ghigna e Marco Scattolon sono tornati a Padova molto soddisfatti. Unico neo, il fatto che non si sia presentato neppure il medico che nel 2005 ha “operato” Elena la loro bambina nata affetta dal piede torto congenito (PTC), detto anche piede equino congenito. A Barcellona sono stati gli unici genitori che hanno replicato alle affermazioni di eminenti medici, hanno tenuto testa anche al professor Ernesto Ippolito, direttore del dipartimento di chirurgia del policlinico di Tor Vergata a Roma.

Riferimento per l’ortopedia italiana al convegno, il professor Ippolito dopo avere assistito impassibile alla loro relazione ne ha chiesto la collaborazione. Ora per certificare un medico abilitato a curare il PTC con il metodo Ponseti (abilitazione detta in sigla PIA) è necessario che ci sia il consenso dei genitori. E’ stata cioè adottata una regola essenziale delle abilitazioni PIA internationali. Fino ad ora in Italia è stato fatto di tutto per aggirare tale abilitazione inventandosene altre.

“Ma i genitori NON ci sono cascati grazie al passaparola nei social network e ad articolo come quelli di Blitz. Martin Egbert e altri illustri personaggi del suo calibro ci hanno detto che stiamo scrivendo una pagina importante per l’ortopedia in Italia”,

concludono raggianti i coniugi Scattolon mentre Elena sorride orgogliosa di mamma e papà. Poi Elena raccomanda di ascoltare la loro relazione al convegno, ma di guardare bene anche il resto reperibile insieme a molto altro su www.ilpiedetorto.it .