Portogallo, parlamento boccia il bilancio dello Stato: si va verso le elezioni anticipate

di Pino Nicotri
Pubblicato il 29 Ottobre 2021 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA
Portogallo, parlamento boccia il bilancio dello Stato: si va verso le elezioni anticipate

Portogallo, parlamento boccia il bilancio dello Stato: si va verso le elezioni anticipate FOTO ANSA

Se in Italia il parlamento ha bocciato la legge Zan, in Portogallo mercoledì il parlamento ha bocciato il bilancio dello Stato per l’anno prossimo. Motivo per cui è pressoché certo che si vada a elezioni anticipate, come ha chiarito prima di mercoledì il presidente della repubblica Marcelo Rebelo de Sousa in caso di bocciatura del bilancio del 2022.

L’attuale esecutivo portoghese è dal 2015 un esecutivo di minoranza che si regge sull’appoggio esterno del Partito Comunista (PCP) e del Blocco di Sinistra (BE). Dopo le elezioni del 2019 i rapporti fra i tre partiti sono man mano peggiorati.

Portogallo, il voto sul bilancio

A favore del bilancio ha votato solo il Partito Socialista (PS), del premier Antonio Costa, mentre tutti gli altri partiti hanno votato contro: Partito Socialdemocratico (PSD), Blocco di Sinistra (BE), Partito Comunista PCP, la destra del  Centro Democratico Sociale – Partito Popolare (CDS-PP), i Verdi (PEV), il partito di destra Chega (vuole l’ergastolo e la castrazione chimica per i pedofili) e Iniziativa liberale (IL). Astenuto il partito degli animalisti di People-Animals-Nature  (PAN). In totale 117 voti contrari, 108 favorevoli e 5 astenuti.

Il bilancio presentato da Costa è stato ritenuto troppo poco generoso dai partiti di sinistra e troppo generoso da quelli di destra, col risultato che si sono coalizzati tutti contro. Ha riassunto bene con l’agenzia Lusa il segretario generale del sindacato dei lavoratori UGT, Carlos Silva: “La decisione di tutta la sinistra e della destra di unirsi contro il PS è una delusione per tutti i lavoratori. Il bilancio per il 2022 non  era molto ambizioso, ma conteneva alcuni importanti progressi per i lavoratori“.

La crescita del salario minimo

I progressi consistevano nella crescita progressiva fino al 2025 del salario minimo, quello attuale è di 592 euro netti al mese, nell’aumento delle pensioni, nei miglioramenti nella tassazione, in alcuni modifiche alla normativa sul lavoro, soprattutto sulle ore di lavoro straordinario, e nell’incremento del valore del trattamento di fine rapporto di lavoro (TFR), detta anche liquidazione.

Nei giorni precedenti la votazione il presidente della Repubblica aveva già avvertito che di fronte a una bocciatura avrebbe iniziato subito la procedura per lo scioglimento del parlamento e l’indizione di elezioni legislative anticipate. Marcelo ha già incontrato il primo ministro António Costa e il presidente del parlamento Ferro Rodrigues. Per sciogliere l’Assemblea della Repubblica, cioè il Parlamento, il presidente deve sentire i partiti, cosa che farà sabato, e il Consiglio di Stato, che si riunirà mercoledì prossimo. Se il parlamento verrà davvero sciolto, la legge prevede che le nuove elezioni debbano aver luogo non oltre i 60 giorni successivi. 

Cosa dice l’Europa?

Nel frattempo il vicepresidente Valdis Dombrovskis della Commissione Europea ha dichiarato che la crisi di governo “solleva interrogativi” che l’esecutivo comunitario, che ha ricevuto i bilanci di 22 Paesi, cercherà di chiarire con il governo portoghese: “Quali sono le prospettive, quando arriverà il prossimo bilancio. Ciò richiederà consultazioni con le autorità portoghesi per trovare un modo concreto per andare avanti”.

E quindi capire con certezza come procedere con gli investimenti stanziati dall’Unione Europea per rilanciare l’economia dei singoli Stati dell’Unione, quindi anche del Portogallo, colpita anch’essa dalla pandemia del Covid-19. Dombrovskis ha aggiunto: “Da parte della Commissione possiamo essere molto chiari, come è chiaro anche nel regolamento: gli esborsi sono legati al raggiungimento di obiettivi e target concreti”.

Lisbona il suo bilancio lo aveva presentato a Bruxelles a metà ottobre. E ha provveduto a stilare il proprio Piano di ripresa e resilienza (PRR), che, come per gli altri membri dell’UE, prevede anche il rilancio economico e lo sviluppo verde e digitale del Paese. Con la bocciatura del bilancio è evidente che le cose si complicano anche per il PRR.