Volkswagen, grande inganno non fermerà la ripresa

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 28 Settembre 2015 - 06:50 OLTRE 6 MESI FA
Volkswagen, grande inganno non fermerà la ripresa

Volkswagen, grande inganno non fermerà la ripresa

ROMA – Giuseppe Turani ha pubblicato questo articolo anche su “Uomini & Business” con il titolo “L’inganno verde”.

E’ possibile che nell’affaire Volkswagen le cose reali siano il contrario  di quello che sembra?Si. La prima questione a cui rispondere è che: questa vicenda fermerà la ripresa internazionale? La risposta è no, per almeno due ragioni. La prima è che il mercato dell’auto è in ripresa perché, causa della grande crisi, ha sofferto molto negli anni passati e i parchi macchine di tutto il mondo sono molto invecchiati: appena la gente ha intravisto la ripresa, ha deciso di cambiare la vecchia auto con una nuova. Per almeno un altro anno si andrà avanti così.

La seconda ragione per cui non si andrà in crisi è che qui siamo di fronte a una vicenda che riguarda una singola azienda (o forse due, tre). Ci potrà essere un po’ di effetto domino sui singoli sub-fornitori, ma non una crisi mondiale. La gente continuerà a comprare automobili e, se non le farà la Volkswagen, le farà qualcun altro.

La seconda questione a cui va data una risposta è: ma questa vicenda delle emissioni è un vaso di Pandora? Se si va avanti ci sono di mezzo tutti? E’ possibile.

Ma la verità è che si tratta di una colossale scemenza e forse anche di una colossale truffa.Per capirlo basta un solo dato: quando venti anni fa fu introdotta la marmitta catalitica, le emissioni delle auto vennero ridotte di colpo del 90 per cento. Da allora in avanti tutti i vari Euro2, Euro3, Euro4, Euro5, Euro6 e fra un po’ Euro7 hanno “lavorato” sul rimanente dieci per cento. E il sospetto è che ci sia stato (e ci sia) una sorta di “complesso automobilistico” (autorità vigilanti + costruttori) nel cambiare continuamente le norme per costringere la gente a cambiare auto. Dall’anno prossimo, ad esempio, le auto Euro4 e inferiori non potranno più entrare nell’Area C di Milano: devi per forza passare almeno a Euro5. E così sarà in altri centri urbani.

Un pasticcio, e una spesa, quando, come si è detto all’inizio, già venti anni fa le emissioni erano state ridotte del 90 per cento con una semplice e banalissima marmitta catalitica. Tutto quello che è venuto dopo (l’aumento dei limiti alle emissioni) è stato solo marketing, non protezione della salute come crede la gente. La grande truffa probabilmente è questa.