ROMA – Chi era Daniele Lo Presti, fotografo dei Vip: da Sara Tommasi al tradimento di Brad Pitt. Daniele Lo Presti, il fotografo dei Vip, è stato trovato morto mercoledì sera 27 febbraio, in un tratto della pista ciclabile del lungotevere in zona Testaccio. Il cadavere è stato trovato da un passante che ha subito avvertito polizia e carabinieri. In un primo momento si era ipotizzato ad una caduta accidentale forse dovuta ad un malore, poi però la notizia choc: Daniele Lo Presti è stato ferito mortalmente da un proiettile.
A riconoscere il cadavere i colleghi di Daniele Lo Presti che avevano preso appuntamento con lui per correre insieme. Secondo le ultime ricostruzioni Daniele Lo Presti aveva al collo una chiave, probabilmente della sua macchina, ma nessun documento è stato ritrovato sul luogo del delitto.
Chi era Daniele Lo Presti, il ‘f0tografo dei Vip’? 42 anni, lavorava per l’agenzia LaPresse e il sito Dagospia. Daniele Lo Presti lavorava soprattutto tra Sabaudia e Formentera dove andava a caccia di Vip e politici in vacanza.
Daniele Lo Presti ieri sera aveva appuntamento con altri due fotografi con i quali condivideva la passione per la corsa. E anche ieri si erano dati appuntamento alla stessa ora allo stesso posto. Uno scambio di sms al telefonino per confermarsi l’orario.
”E’ chiaro che Daniele era una persona che infastidiva per il lavoro che faceva, fatto di tanti scoop e foto clamorose. L’ultimo erano le foto della cantante Rihanna a Capri. Ma lui era stato parecchio anche all’estero, dove aveva per esempio scattato delle foto a Brad Pitt con una presunta amante”.
Daniele Lo Presti era diventato famoso anche con le foto di Sara Tommasi in strada a Roma e davanti a un bancomat.
A parlare è un amico di Daniele Lo Presti, ”Daniele era amico di tutti – prosegue – anche di alcuni vip come Fiorello, con cui aveva un bel rapporto. A Roma viveva da solo e tra i fotografi veniva chiamato ‘Johnny’. Lavorava per l’agenzia fotografica La Presse”
Il colpo mortale all’altezza della fronte, con il proiettile ancora dentro, è stato scoperto durante l’autopsia. Tra le varie ipotesi scartata quella della rapina visto che Daniele Lo Presti non aveva con se nulla di valore. Da considerare invece che in passato Daniele Lo Presti aveva ricevuto delle minacce e l’auto gli era stata incendiata.
Il killer di Daniele Lo Presti ha colpito il fotografo alla testa, frontalmente. E dai primi rilievi, ad una distanza piuttosto ravvicinata. In attesa di estrarre il proiettile dal cranio della vittima e dell’esame balistico, l’ipotesi è che la pistola utilizzata per l’omicidio possa essere di piccolo calibro, tipo un ’22’. Gli investigatori indagano a 360 gradi e le minacce subite non sarebbero avvenute a Roma ma in Calabria e risalgono al 2009, quando fu bruciata la sua auto. Minacce che all’epoca furono associate a questioni di gelosia. Al momento non ci sono elementi che legherebbero l’omicidio a quelle minacce ma nulla viene escluso. Sulla vicenda indaga il commissariato di Monteverde e la Squadra Mobile di Roma.
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