India, Corte suprema: “Foto donne nude? Oscene solo se provocano passione”

NEW DELHI – La foto di una donna nuda o seminuda sui giornali non è considerata oscena a meno che non provochi in chi la vede una “passione sessuale”.  Questa la sentenza della Corte suprema di New Delhi che pone fine alla causa legale che si trascina da 20 anni tra una associazione indiana per la “decenza” e il quotidiano The Telegraph e la rivista Sportsworld. 

Tutto è cominciato nel 1993 quando una associazione indiana denunciò il quotidiano e il settimanale, in base alla Legge sulla Rappresentazione indecente delle Donne, per aver pubblicato una foto del tennista Boris Becker e della sua fidanzata di colore di allora, l’attrice Barbara Feltus, posando nudi in una provocazione contro il razzismo.

Il tribunale presieduto dal giudice K.S. Radhakrishnan ha sottolineato che per avere rilevanza penale la foto dovrebbe suggerire l’esistenza di un cervello depravato che vuole eccitare la passione sessuale”. Nella sua sentenza, la Corte ha rigettato la denuncia e chiuso la causa sostenendo che “il messaggio che la fotografia ha voluto mandare è che il colore della pelle ha poca importanza e che l’amore prevale sul colore”.  

La foto apparsa sulla copertina di Sportsworld:

India, Corte suprema: "Foto donne nude? Oscene solo se provocano passione"
Boris Becker e Barbara Feltus nel 1993 per Sportsworld
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