OLBIA – Segretata e violentata per mesi in un casolare di campagna dal suo stesso padre e dallo zio. Succede a Olbia dove una giovane donna, poco più che maggiorenne, era stata ridotta in stato di completa soggezione dai due parenti aguzzini, attraverso minacce e botte. I due uomini, un 44enne di Sassari e un 52enne di Nuoro, sono stati arrestati e rinchiusi nella casa circondariale di Bancali: devono rispondere di violenza sessuale aggravata.
L’incubo si trascinava da tempo ma tutto è venuto alla luce solo alcuni mesi quando la polizia, dopo aver effettuato un intervento di natura assistenziale nei confronti della giovane donna, in evidente situazione di disagio e di vulnerabilità, ha cominciato a sospettare dei due uomini.
Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, padre e zio erano soliti occupare stabili fatiscenti nelle campagne di Olbia, nei quali si trasferivano periodicamente con il resto della famiglia. Per il pm la giovane sarebbe stata costretta, attraverso percosse e minacce, ad avere rapporti sessuali con entrambi. Ora la giovane donna si trova in una «casa protetta» e può contare anche su un supporto psicologico.