“Papa Francesco ha taciuto su casi di pedofilia in Argentina”: vittime accusano

Pubblicato il 19 Marzo 2013 - 17:55| Aggiornato il 21 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

BUENOS AIRES –  “Papa Francesco ha taciuto sui casi di pedofilia in Argentina“: l’accusa arriva dall’altra parte dell’Oceano, dall’arcidiocesi di Buenos Aires, di cui Jorge Mario Bergoglio era arcivescovo. A lanciarla sono le vittime degli abusi da parte di padre Julio Cesar Grassi, fondatore di Felices los Niños, associazione che, attraverso orfanotrofi e scuole, aiuta bambini e giovani argentini. 

Padre Grassi è stato condannato a 15 anni di carcere per molestie sessuali verso un bambino che gli era stato affidato. La sentenza, emessa nel 2009, è stata però sospesa in condizionale, e lui è libero.

Secondo il Washington Post, proprio nel 2009 Bergoglio si sarebbe rifiutato di incontrare la vittima di Grassi. Avrebbe anche deciso di non vedere nessuna delle vittime di abusi da parte di religiosi del suo Paese.

Diverse associazioni argentine a sostegno dei diritti umani sostengono che Bergoglio ha appoggiato le organizzazioni laiche che combattono la prostituzione minorile e che ha detto ai vescovi di denunciare alla polizia tutte le accuse di abusi da parte dei membri del clero. Lo scorso settembre, dopo che un sacerdote era stato accusato di abusi su decine di ragazzini tra il 1984 e il 1992, Bergoglio in un comunicato aveva detto di provare “profonda vergogna e immenso dolore per quanto commesso da chi dovrebbe dare l’esempio”. 

Di fatto, però, è l’accusa che muovono alcuni connazionali del nuovo Papa, Bergoglio non avrebbe fatto nulla per denunciare le molestie: “È stato in silenzio, completamente in silenzio”, ha detto Ernesto Moreau, membro argentino delle Nazioni Unite e avvocato di alcune delle vittime di abusi da parte di sacerdoti argentini.

Un altro avvocato argentino che difende le vittime di abusi, Martha Pelloni, ha detto “Molti cattolici vogliono proteggerlo e difenderlo, Ma quegli abusi erano reali”.