Patrizia D’Addario: “Sono fuggita dal letto di Berlusconi per evitare un’orgia”

Patrizia D’Addario: "Sono fuggita dal letto di Berlusconi per evitare un’orgia"
Patrizia D’Addario

BARI – “Sono fuggita dal letto di Berlusconi per evitare un’orgia“: a dirlo è Patrizia D’Addario, la escort di Bari testimone nell’inchiesta sulle prostitute di lusso a carico di Giampaolo Tarantini. D’Addario ha raccontato ai giudici le serate trascorse a Palazzo Grazioli nell’autunno del 2008.

Ha detto di essere fuggita dal letto di Silvio Berlusconi per evitare un’orgia con lui e altre tre ragazze. Ha parlato, riferisce il Secolo XIX, di donne che parteciparono ad una cena senza avere gli slip sotto le gonne, e di una sala da pranzo

“allestita con le farfalle che erano dappertutto, sulle bottiglie, sui tovaglioli, sui lampadari: Mi spiegarono che erano il simbolo della parte più intima delle donne”.

Durante l’interrogatorio D’Addario, 47 anni, ha ripetuto più volte di non essere una escort, che lo scandalo “l’ha scaraventata all’inferno” e di essere costretta da allora costretta ad andare in psicoterapia.

Poi, sulla serata del 26 ottobre 2008:

“C’erano 20-25 ragazze e gli unici uomini erano il Presidente e Gianpaolo Tarantini, ma Berlusconi – dice – aveva puntato me. Dopo cena io e altre ragazze andammo con Berlusconi a fare un giro nel Palazzo. Eravamo quattro ragazze sul letto con Berlusconi. All’improvviso ho sentito che mi accarezzavano in un posto in cui non dovevano. Siccome io un’orgia non l’ho mai fatta, sono corsa in bagno perché volevo andare via. Berlusconi mi ha raggiunto e mi ha calmato perché aveva capito che avevo problemi. Le altre tre ragazze hanno detto: ‘Amore, vai via?’. Dopo avermi tranquillizzato, il presidente mi ha portato in una stanza e mi ha fatto vedere le ville che ha nel mondo, parlammo di materiale edile e del residence che volevo costruire a Bari. Dopo un po’ lasciai il Palazzo e tornai in albergo”.

Riferisce sempre il Secolo XIX:

Dopo pochi giorni, su richiesta di Berlusconi e di Tarantini, Patrizia D’Addario tornò a Palazzo Grazioli. «Era il 4 novembre 2008 – racconta – e Berlusconi era stato inviato alla cena (nell’ambasciata Usa, ndr) per l’elezione di Barack Obama alla Casa Bianca. Il presidente declinò l’invito dicendo che aveva la febbre: lo fece per stare con noi. Poco prima aveva lasciato in tutta fretta il presidente Napolitano».

“Quella sera decisi di restare a Palazzo Grazioli. Berlusconi mi portò nella sua camera da letto, mi mostrò il letto che gli aveva regalato Putin. Avemmo rapporti sessuali, chiacchierammo e lui mi dedicò poesie. Al mattino dopo facemmo colazione insieme e il presidente mi diede consigli sul sesso: mi disse che per provare piacere avrei dovuto acconsentire che al rapporto partecipasse una donna”.

Diversa la dinamica dei fatti raccontata ai giudici dalla sua amica Barbara Montereale, presente a Palazzo Grazioli il 4 novembre: «Quando il mattino dopo Patrizia tornò in hotel – ha detto stasera in aula – disse  ‘lo incastro, ho le prove, ho registrato tutto, se non mi paga entro una settimana lo incastro’». Tarantini, invece, si è detto sconcertato dal racconto «non vero» della D’Addario e ha dato mandato ai suoi legali di sporgere querela.

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