Rocco Siffredi racconta il sesso con le anziane e l’orgia con 100 ragazze

Rocco Siffredi racconta il sesso con le anziane e l'orgia con 100 ragazzeROMA – “Una volte me ne sono fatte fatte tre insieme per la Germania, avranno avuto 250 anni in tre! Per me si tratta di sesso e di sperimentazione”. In una lunga intervista al Giornale Rocco Siffredi si racconta a 360 gradi, dagli inizi, alla dipendenza, fino alla “riabilitazione”.

“Ho avuto un periodo imbarazzante quando ho deciso di smettere di fare questo lavoro… e ho capito di aver fatto la più grande stronzata della mia vita! E’ successo di tutto, dall’essere frustrato a stare dietro la camera a guardare attori che fanno sesso senza passione… l’uccello per me non è così importante come la passione! In qualsiasi campo, ma soprattutto nel sesso, quando non c’è passione e non c’è trasporto si scivola subito nella volgarità, è veramente pornografia. Quando invece due persone si fondono e con la chimica riescono a tirar fuori un’energia pazzesca, quella la chiamo arte!”

Rocco Siffredi è celebre nel mondo del porno internazionale per il sesso anale, ha vinto una quarantina di Award, tra i quali “Miglior scena di sesso anale”. Ma qual è il suo record sul set? Quante volte e con quante donne contemporaneamente?

Tra i 30 e i 40 anni ho fatto tante ‘reverse gang bang’, 20-30 donne con 2 uomini, quindi gli unici uomini che sono riusciti a farmi un po’ da spalla sono stati Nacho Vidal per un paio di scene, una scena con Manuel Ferrara e una con Teo Cabrera, altrimenti di solito le facevo tutte io. La scena record in assoluto l’ho fatta verso i 24-25 anni per la Dino, una casa di produzione tedesca, ero a Salisburgo in un night club, ci saranno state un centinaio di ragazze, alcune del business e tantissime che lavoravano nel locale.

Erano disposte a margherita su dei cuscini, dovevo fare una posizione a ogni ragazza… quindi 4 o 5 minuti ciascuna, la scena è durata oltre 10 ore, da morire! Il film si chiama Orge romane, c’erano delle fighe pazzesche, e anche delle donne che volevo saltare perché erano brutte, e anche per gli odori!

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