Vicenza: va a prostitute in Austria, vuole scaricare fatture bordello nel 730

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2014 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA
Vicenza: va a prostitute in Austria, vuole scaricare fatture bordello nel 730

Vicenza: va a prostitute in Austria, vuole scaricare fatture bordello nel 730

VICENZA – Ha inserito nella dichiarazione dei redditi della sua azienda fatture di un bordello austriaco. Per scaricare tutto in regola col Fisco. Unico problema: le sue scappatelle con le prostitute sono state catalogate come “prestazioni di servizio”, motivo per cui l’Agenzia delle Entrate l’ha segnalato per dichiarazione fraudolenta. Lui vive in provincia di Vicenza.

A raccontare la vicenda il Giornale di Vicenza.

Non è al livello dei consiglieri regionali che, nelle spese sostenute nell’ambito del loro mandato, hanno inserito perfino dei giocattoli sessuali. Ma il caso di un imprenditore vicentino non è molto diverso; nella dichiarazione aziendale dei redditi avrebbe infilato una serie di fatture per «prestazioni di servizio» che, secondo l’Agenzia delle entrate, altro non sarebbero che le ricevute rilasciate da una casa di appuntamenti. E di appuntamenti ne aveva presi un bel po’, il vicentino, visto che ha annotato spese per 30 mila euro.

la singolare vicenda che vede per protagonista Alberto R., 46 anni (l’iniziale è a tutela della privacy che protegge la sfera sessuale), di origini meridionali, ma molti anni residente nel Vicentino. Socio accomandatario di una società, è stato segnalato in procura dall’Agenzia delle entrate per dichiarazione fraudolenta. I fatti contestati riguardano l’anno d’imposta 2011.

Il Giornale ha aggiunto che

l’imprenditore si è giustificato sostenendo che quelle ricevute fossero state inserite per errore nella dichiarazione aziendale dei redditi. In Austria la prostituzione è legale, come anche, naturalmente, i bordelli: le prostitute pagano le tasse e sono inserite in un programma di assistenza sociale