LONDRA – Confini aperti in Gran Bretagna fino al divorzio ufficiale da Bruxelles. Lo precisa una nota dell’ambasciata italiana a Londra, secondo la quale il governo britannico continuerà ad assicurare “il pieno rispetto di diritti e obblighi europei fino al giorno in cui il Regno Unito uscirà dall’Ue, inclusi quindi i diritti di cui godono attualmente i cittadini di stati membri dell’Unione, tra i quali è compresa la libera circolazione delle persone”.
La precisazione smentisce le recenti indiscrezioni di stampa su una pretesa intenzione di Theresa May d’imporre restrizioni ai confini fin dall’avvio dei negoziati per la Brexit, la cui data ufficiale è prevista entro marzo.
“In merito alle notizie recentemente diffuse dalla stampa britannica – riguardanti una presunta sospensione della libera circolazione dei cittadini Ue nel Regno Unito, a seguito dell’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona – s’informa che su sollecitazione dell’ambasciata d’Italia a Londra le autorità del Regno Unito hanno precisato che il governo britannico continuerà ad assicurare il pieno rispetto di diritti e obblighi europei fino al giorno” in cui il Paese uscirà dal Club dei 28, si legge nella nota.
“Fino a quel momento non vi saranno pertanto modifiche nell’attuale regime d’ingresso nel Paese”, aggiunge l’ambasciata, sottolineando come tra i diritti garantiti resti “compresa la libera circolazione delle persone“.
“Per quanto riguarda gli scenari futuri che si profileranno nel corso del negoziato per l’uscita dall’Unione Europea”, la sede diplomatica italiana ricorda che “il governo britannico, al massimo livello politico, ha più volte manifestato formalmente l’intenzione di garantire pienamente i diritti acquisiti dai cittadini europei anche dopo la Brexit, a condizioni di reciprocità”.
Proprio ieri la Camera dei Lord ha approvato un emendamento in tal senso che forza la mano al governo May: la norma chiede che siano garantiti fin da ora (e anche per il dopo Brexit) gli stessi diritti di cittadinanza in Gran Bretagna ai cittadini Ue. Il governo assicura di voler tenere questa linea ma insiste sul fatto che prima si debbano avviare i negoziati. Per l’esecutivo May dovrebbe essere una garanzia condizionata alla concessione di un diritto analogo a quel milione di cittadini britannici attualmente residenti negli altri paesi dell’Unione Europea. Un diritto reciproco da regolare nel corso del negoziato di divorzio fra Londra e Bruxelles
Dal canto suo, fa sapere l’ambasciata, “il governo italiano è prioritariamente impegnato a garantire il rispetto dei diritti acquisiti dai cittadini italiani residenti nel Regno nonché ad assicurare la massima tutela possibile a tutti i nostri connazionali” e a informarli “tempestivamente quando saranno disponibili ulteriori indicazioni” da parte di Londra.