LONDRA – Un piano ben congegnato quello di Londra per prepararsi indolore alla Brexit. Saranno benvenuti solo gli immigrati qualificati in arrivo dall’Unione europea e i permessi saranno più brevi. A svelare le intenzioni “segrete” del governo di Theresa May è il sito del Guardian online, che la sera del 5 settembre ha pubblicato un documento di 82 pagine che svela le proposte per ridurre l’immigrazione europea per il post Brexit.
Si tratta di un documento dell’Home Office di 82 pagine in cui si elencano una serie di possibili misure. E’ previsto che la libera circolazione dei lavoratori finisca subito dopo l’uscita del Paese dall’Ue, che venga scoraggiato l’ingresso di lavoratori non qualificati con permessi di residenza della durata di massimo due anni e che sia introdotto l’obbligo del passaporto alla frontiera.
Il documento è datato agosto 2017 e, sottolinea il giornale, punta a dare priorità ai britannici nell’accesso ai posti di lavoro. Per i lavoratori Ue qualificati sono proposti invece permessi di residenza più lunghi, da 3 fino a 5 anni. Fra le altre potenziali restrizioni, quelle riguardanti i ricongiungimenti familiari, col rischio che molte famiglie siano così divise. Nello stesso documento si precisa però che si tratta solo di proposte, che devono essere approvate dai ministri e “sono soggette ai negoziati con l’Ue”.