La “Santa Alleanza” del crocefisso: Italia, Armenia, Albania, Ucraina, Moldavia…

Pubblicato il 1 Luglio 2010 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA

Segnatevi questo elenco: Armenia, Russia, Bulgaria, Romania, Malta, San Marino, Serbia, Moldavia, Ucraina e Albania. Sono i paesi che affiancano l’Italia nella sua richiesta alla Corte Europea per i diritti dell’uomo di stabilire e sentenziare che “senza il crocefisso non c’è nazione”. La richiesta è dunque non solo di liberamente esporre il simbolo religioso ma di identificarlo con la sostanza dell’identità nazionale. L’alleanza, che non si offenderebbe a essere definita “santa”, chiede all’Europa di sancire che il “segno” religioso è corpo e materia dello Stato. Nell’elenco mancano non solo Inghilterra e Germania e Svezia, Finlandia, Norvegia, Olanda. Tutti paesi “inquinati” da robuste dosi di protestantesimo. E tutti paesi ostinati nel trovare un nesso tra democrazia, diritti civili e laicità delle istituzioni. Mancano anche le cattoliche Spagna, Francia e Gregia e il cattolicissimo Portogallo. Mancano l’Austria e il Belgio e perfino la Polonia. Come mai questa massiccia defezione dalla “Santa Alleanza” guidata dall’Italia?

Ripercorriamo l’elenco: cosa c’è di simile, una sorta di minimo comun denominatore tra Armenia e Moldavia, Ucraina e Albania, Russia e Serbia? Ecco, tutti i componenti dell’alleanza non sono proprio ai primi posti nelle classifiche che misurano il tasso di democrazia e libertà civili. In tutti questi paesi la storia ha avuto ed ha percorsi lenti e contorti quanto appunto a tradizioni ed esperienze democratiche. Non è un caso che da una parte ci siano Gran Bretagna, Francia e Svezia e dall’altra Bulgaria e Romania. E forse non è un caso che l’Italia di oggi sia a capo della “Santa Alleanza”.