Francia 2012, salgono gli outsider. Giù Hollande e Sarkozy

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 20:30| Aggiornato il 3 Aprile 2012 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – I candidati minori delle presidenziali francesi – la leader dell’estrema destra, Marine Le Pen, il candidato del Front de Gauche Jean-Luc Mélenchon e il centrista Francois Bayrou – guadagnano terreno nei sondaggi rispetto ai due principali sfidanti, il superfavorito socialista Francois Hollande e il presidente uscente Nicolas Sarkozy, a meno di 50 giorni dal primo turno del 22 aprile. Mentre la grande maggioranza dei francesi ritiene che la campagna elettorale non sia interessante.

Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos-Logica – realizzato per Le Monde, France Televisions, e Radio France – i due principali sfidanti perdono rispettivamente due punti nelle intenzioni di voto al primo turno. Hollande scende dal 31,5% al 29,5%, scendendo sotto alla barra del 30%. E Sarkozy passa dal 27% al 25%, ritornando ai livelli di tre settimane fa, quando si e’ candidato ufficialmente nella campagna presidenziale.

Compiono progressi invece i tre candidati ‘outsider’. Marine Le Pen, la candidata del Fronte Nazionale – che ha ereditato le redini del partito dal padre Jean-Marie Le Pen nel congresso di Tours dello scorso anno – guadagna 1,5 punti, passando dal 16% al 17,5%.

Cosi’ come il candidato del Front de Gauche Jean-Luc Melenchon – il cosiddetto ‘showman’ della sinistra radicale che sembra trarre beneficio da due recenti interventi tv – accreditato al 9,5%, contro l’8% del precedente sondaggio. Ma a salire nei sondaggi e’ anche il centrista Francois Bayrou, che passa dall’11,5% al 12,5%. In questo momento, osserva Le Monde, sembra dunque che Hollande e Sarkozy siano ritenuti responsabili di una campagna ritenuta deludente, con gli elettori che sembrano voler esplorare altre possibili piste.

Due francesi su tre, in effetti – il 65% – ritiene che la campagna presidenziale non sia interessante. Indipendentemente dal clima della campagna, che da due settimane e’ dominato da uno scontro incessante tra Hollande e Sarkozy, e’ soprattutto il contenuto del dibattito pubblico, che e’ giudicato insoddisfacente. Una netta maggioranza ritiene che ”non si parli abbastanza” del problema degli alloggi (73%), delle pensioni (73%), della giustizia (68%), del potere d’acquisto (63%), dell’ambiente (62%), della scuola (62%). Al contrario, una maggioranza relativa (il 43%) considera che ”si parli troppo” della crisi economica e finanziaria. Anche se cio’ non significa che i francesi vogliano occultare la crisi.

Visto che il 54% considera che ”si fa bene a voler ridurre fortemente e rapidamente deficit e debito; e’ una condizione assoluta per fronteggiare la crisi”. La delusione per la campagna presidenziale, non lascia pero’ intravedere un forte astensionismo. Secondo il sondaggio, il 78% dice di voler andare a votare nel primo turno. Quanto alle scelte elettorali, il 57% le ritiene ormai definitive mentre il 43% si riserva di poter ancora cambiare idea.