Gb, Cameron e Clegg rilanciano la coalizione: avanti con austerity

Pubblicato il 8 Maggio 2012 - 19:29 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA, 08 MAG – La Gran Bretagna non cambia rotta: la coalizione e' ''una necessita'' al pari dell'austerity inflitta agli elettori per uscire dalla crisi. Alla vigilia del solenne appuntamento del Discorso della Regina quando il governo presenta per bocca della sovrana il programma legislativo in parlamento, il primo ministro Tory David Cameron e il suo vice LibDem Nick Clegg hanno rilanciato la loro alleanza dopo esser arrivati al secondo anniversario di matrimonio dissanguati dalla batosta della scorsa settimana nelle municipali di mid term.

Non il Giardino delle Rose di Downing Street come due anni fa ma una fabbrica italiana di macchine agricole ha fatto sfondo al discorso congiunto del primo ministro e del suo vice. ''Non andiamo sempre d'accordo ma insieme abbiamo fatto delle cose importanti per il paese'', ha detto Cameron davanti ai trattori gialli e blu (i colori della coalizione) New Holland, nell'impianto CNH di Basildon entrato nel 1991 nel gruppo Fiat.

Nessun nuovo annuncio ma uno show di unita' a dispetto delle indiscrezioni della stampa britannica secondo cui i due partner del primo governo britannico di coalizione in 70 anni starebbero preparando le carte del divorzio. Secondo fonti citate dal Times i LibDem stanno pensando a smarcarsi prima delle elezioni nazionali del 2015, mentre tra i parlamentari Tory cova la rivolta. Domani nel Discorso della Regina alcune riforme chiave, dalle nozze gay all'elettivita' della Camera dei Lord, sono state annacquate se non spedite su un binario morto dopo il fiasco del voto del 3 maggio: ''Saro' sincero, mi stanno piu' a cuore i contratti di formazione'', ha ingoiato il rospo Clegg, che ne aveva fatto un cavallo di battaglia. Intanto sul sito web ConservativeHome alcuni 'ultra' Tory hanno pubblicato un Discorso della Regina 'alternativo', a base di sgravi fiscali, pugno di ferro in fatto di legge e ordine e referendum sull'Europa.

In fabbrica pero' sia Cameron che Clegg hanno fatto buon viso a cattivo gioco. I due leader hanno detto agli operai e ai loro dirigenti (Franco Fusignani, capo di New Holland Agricoltural Equipment e di CNH International, Eduardo Teodorani-Fabbri di CNH Corporate Development e Derek Neilson di Agricoltural Manifacturing) di voler proteggere il paese dalle tempeste dei mercati.

Se il segnale della scelta della fabbrica di Basildon (''un modello di una azienda di successo e del ruolo che l'industria ha nel ritorno a una cresciuta sostenibile'', ha detto il primo ministro) era per un rilancio dell'economia partendo dal settore manifatturiero, Cameron e' stato categorico nel proclamare che dall'austerity non si fa marcia indietro: ''Non possiamo dare ai nostri figli il peso di dover pagare domani i nostri conti di oggi''.