La sinistra greca all’opposizione scende oggi in piazza ad Atene contro il piano di austerità e in vista dell’anniversario, mercoledì, della rivolta del Politecnico contro i Colonnelli, e la polizia ha messo in atto un grande dispositivo di sicurezza forte di 7000 agenti. La capitale è stata blindata in vista delle manifestazioni che si terranno questo pomeriggio, organizzate dal Partito comunista (Kke) e dall’Unione della sinistra radicale (Syriza) in occasione dell’arrivo ad Atene di una delegazione ad alto livello dell’Unione europea (UE) e del Fondo monetario internazionale (Fmi).
Per l’anniversario dell’insurrezione studentesca che il 17 novembre 1973 aprì la strada alla caduta della Giunta dei Colonnelli, si sono mobilitati anche gli studenti, che occupano scuole e facoltà, insieme alla sinistra parlamentare e agli anarchici, e la polizia teme possano avvenire disordini. Le manifestazioni odierne avvengono all’indomani di una significativa vittoria riportata dal Partito socialista (Pasok) del premier Giorgio Papandreou alle elezioni amministrative in cui si è aggiudicato 8 regioni su 13 strappando all’opposizione conservatrice le prime due città, Atene e Salonicco.
Il voto è stato caratterizzato da un’altissima astensione, intorno al 55%. I sindacati pubblici (Adedy), del settore privato (Gsee) e quello comunista (Pame) hanno annunciato scioperi a fine novembre e il 15 dicembre contro l’austerity che si teme porti a nuove misure di rigore a causa di un buco da 4 miliardi dovuto alla revisione al rialzo dei deficit 2009 e 2010. Papandreou ha assicurato che le nuove misure non colpiranno salari e pensioni e non vi saranno licenziamenti.