Kazakistan: un’altra vittoria per Nazarbayev, da vent’anni al potere

Pubblicato il 17 Gennaio 2012 - 15:23 OLTRE 6 MESI FA

Nursultan Nazarbayev (Foto LaPresse)

ASTANA – Ha stravinto anche questa volta, come sempre negli ultimi vent’anni: Nursultan Nazarbayev e il suo partito, Nur Otan (il partito della Luce), si è preso l’80,7 per cento dei voti per scegliere i 107 membri del Majilis, la Camera bassa del parlamento.

Del resto che qualche risultato il Paese l’abbia segnato è vero: negli ultimi dieci anni l’economia ha registrato ogni anno una crescita di almeno il 5 per cento. Merito delle concessioni fatte sulle enormi ricchezze del sottosuolo. L’ex repubblica sovietica è infatti ricca di gas, petrolio e minerali.

Proprio grazie alle ricchezze energetiche Astana ha spesso convinto l’Occidente a chiudere un occhio sul mancato rispetto dei diritti umani.  E se Silvio Berlusconi si definiva “amico” di Nazarbayev, ora che non c’è più l’Eni resta ben salda nel territorio, dove ha uno dei più grandi giacimenti di di idrocarburi del Mar Caspio, quelli del Karachagank e del Kashgan.

Nonostante le enormi ricchezze del sottosuolo un’ampia fascia della popolazione kazaca, il15,4 per cento secondo le Nazioni Unite, vive sotto i livelli di povertà.

Il partito del presidente Nazarbayev ha vinto con lo slogan “Prima l’economia, poi la politica”. Le elezioni a un mese dai sanguinosi scontri nell’ovest del Paese che hanno fatto 16 morti, a 20 anni dall’indipendenza dall’Urss, e dopo una serie di attentati terroristici di matrice islamistica, vedono come unica sorpresa l’arrivo in Parlamento del partito Az Khol, liberisti guidati da un ex membro di Nur Otan, e del Partito Comunista.

L’ingresso di questi due partiti è stato garantito dalla legge elettorale approvata la scorsa primavera su pressione dell’Unione europea, e che garantisce l’accesso in parlamento al secondo partito in ordine di voti, anche se non avesse raggiunto la soglia di sbarramento del 7 per cento. In ogni caso entrambi i partiti, seppur di poco, l’hanno superata: un avvenimento nuovo nella storia del Paese, anche se molti ritengono che questi due partiti siano di fatto fedeli a Nazarbayev.

L’opposizione più critica resta infatti fuori dai giochi: nessun seggio in parlamento, infatti, per i social democratici di Osdp-Azat, che hanno visto espungere dalle liste i due leader di maggior spicco, o per il partito Rukhanajat preventivamente eliminato per irregolarità procedurali.