M5s-Ukip, gruppo salvo col polacco Iwaszkiewicz. Disse: “Giusto picchiare mogli”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2014 - 17:54 OLTRE 6 MESI FA
M5s-Ukip, rinasce gruppo euroscettico: arriva il polacco Robert Iwaszkiewicz

Robert Jaroslaw Iwaszkiewicz si è iscritto al gruppo euroscettico Efdd

STRASBURGO – Rinasce il gruppo euroscettico Efdd al Parlamento Ue, quello composto da Ukip e M5S. Dopo l’addio dell’eurodeputata lettone Iveta Grigule che aveva fatto mancare il numero legale minimo (almeno 7) di nazioni rappresentate si è ricomposto grazie all’ingresso dell’eurodeputato polacco del Knp, Robert Iwaszkiewicz. Quello che disse: “Giusto picchiare mogli e figli”.

Ad annunciare il nuovo acquisto sono stati i co-presidenti del gruppo: il britannico Nigel Farage e il veneto David Borrelli.

“Il gruppo Efdd continua ad esistere – ha detto  il pentastellato Borrelli – nonostante la chiara volontà politica dei gruppi dell’establishment di scompaginarne le fila”.

Farage e Borrelli fanno riferimento al “cordone sanitario” che è stato steso attorno al gruppo Efdd dalla grande coalizione di popolari-socialisti-liberali.    

“Nonostante questa zelante opposizione nei nostri confronti – ha aggiunto – continueremo a dar voce ai cittadini che rappresentiamo, anche e soprattutto perché la nostra è una voce fuori dal coro”.

Il polacco Robert Jaroslaw Iwaszkiewicz appartiene al partito di estrema destra polacco Knp, che al Parlamento europeo ha eletto quattro rappresentanti. L’adesione di Iwaszkiewicz è a titolo individuale.

“Ho voluto aiutare l’unico gruppo euroscettico vitale al Parlamento europeo – ha detto il parlamentare polacco – e sono entrato nell’Efdd perché condivido due importanti valori: l’opposizione alla burocrazia europea e il sostegno al libero mercato in cui crede fermamente la delegazione dell’Ukip”.

In una intervista del 31 maggio Iwaszkiewicz affermò che “picchiare la moglie in certi casi la aiuterebbe a tornare con i piedi per terra”.

Nell’intervista rilasciata alla Gazeta Wroclawska, pochi giorni dopo l’elezione alle europee, Iwaszkiewicz sosteneva anche che

“Non è giusto che lo Stato ci dica come dobbiamo educare i figli, se gli do un ceffone rischio di andare in galera, invece rafforzerebbe il loro carattere e permetterebbe loro di affrontare meglio le situazioni di crisi”.

Il polacco prese inoltre le difese del leader del suo partito, Janusz Korwin-Mikke, affermando che non era vero che fosse un negazionista dell’Olocausto:

“Ha semplicemente detto che non ci sono prove che Hitler ne fosse a conoscenza e se fosse rimasto vivo sarebbe stato difficile provare che lo fosse”.

Due giorni dopo la pubblicazione dell’intervista, il quotidiano ha pubblicato una nota di smentita dello stesso Iwaszkiewicz in cui sosteneva di essere stato “male interpretato” e che il giornalista non aveva colto “il sarcasmo e l’ironia” delle dichiarazioni sul picchiare moglie e figli.