ROMA – ”Siamo d’accordo nel valutare positivamente quanto fatto a livello europeo, compreso l’intervento a sostegno sistema bancario spagnolo. Quello fatto per affrontare la crisi non è poco, anche se non sufficiente”. Lo ha detto il premier Mario Monti al termine dell’incontro con Francois Hollande a Palazzo Chigi.
Con Hollande “abbiamo discusso degli importanti progressi fatti – ha aggiunto il premier italiano – ma che non sono sufficienti a tenere l’euro al riparo dalle turbolenze dei mercati, dobbiamo agire per un rafforzamento dei punti deboli del sistema”. ”Abbiamo registrato una fortissima convergenza di vedute – assicura – su tutte le principali questioni sul tavolo” dell’Europa. E promette che ”avremo un vertice bilaterale in autunno per imprimere un buono slancio alle tematiche comuni”.
Monti si è detto “fiducioso che Francia e Italia daranno il massimo contributo allo sviluppo solido e armonioso della nostra comune casa europea”. Poi entra nel vivo delle questioni sul tavolo: ”Abbiamo discusso del debito sovrano e degli strumenti per ristabilire la fiducia sui Paesi più esposti” e a questo proposito abbiamo ”scambiato opinioni sull’ipotesi” di una ”emissione in comune di titoli” e di altre proposte. Monti e Hollande hanno “condiviso una grande e maggiore attenzione alla crescita, che non significa abbandono o minore attenzione alla disciplina bilancio pubblico”.
”I nostri Paesi insieme contribuiscono per il 40% verso la Grecia e gli altri Paesi che hanno bisogno. – ha spiegato Monti – Auspichiamo che ci sia la prosecuzione e il consolidamento dei bilanci e delle riforme strutturali che sono una garanzia per il futuro prospero della zona euro”. ”Ogni volta che c’è una perturbazione sui mercati – prosegue il premier – i tassi ne risentono e lo spread sale aggravando i conti di Stato e imprese”. Questo ”può dare la sgradevole sensazione ai cittadini e all’opinione pubblica che le cose che si fanno non vadano nella giusta direzione o non bastino. E’ esattamente il contrario: le cose vanno nella giusta direzione, anche nella dimensione” degli interventi.
”I comportamenti anomali non devono penalizzare i comportamenti virtuosi: nessun pasto viene gratis”, ha aggiunto il premier ricordando che il fatto che ”l’Italia abbia un debito importante che non ci sfugge. Così come non sfugge ne’ agli italiani ne’ alle organizzazioni internazionali l’importante progresso fatto, in particolare in questi mesi, per un comportamento piu’ virtuoso sul fronte della finanza pubblica”.
I due hanno parlato anche della questione siriana. Il 14 giugno il Senato italiano ha dato il via libera al decreto legge sulla partecipazione alla missione degli osservatori Onu in Siria. Il provvedimento passa ora alla Camera. “Riteniamo che le violenze perpetrate sono inaccettabili e vanno condannate con la massima fermezza”, ha detto Monti ribadendo che “sosteniamo l’inviato Onu Kofi Hannan”. Gli fa eco Hollande che precisa: ” ”La Francia è mobilitata”, dove la situazione è ”inaccettabile e si aggrava di giorno in giorno: per questo auspichiamo un rafforzamento delle sanzioni e della missione di Kofi Annan”, nella speranza di una soluzione da trovare assieme alla Russia.
Un pensiero anche alla Germania. Monti ha detto: ”So che la cancelliera Merkel, come me e Hollande e gli altri capi di Stato, è perennemente in cerca di soluzioni per l’Europa”. Il presidente francese aggiunge: ”C’è la volontà di fare”, anche nella riunione del G20, ”della crescita il nostro obiettivo”. E precisa però che ciò non significa mettere in discussione la disciplina di bilancio. ”Abbiamo bisogno di risorse da immobilizzare immediatamente per la ripresa dell’attivita’ economica, per la crescita”, ha spiegato Hollande, ribadendo che ”crescita, stabilita’ e integrazione” sono i tre principi su cui deve puntare l’Europa.
Secondo Hollande, l’Europa “ha bisogno di meccanismi contro la speculazione”. E avverte: “Al prossimo Consiglio europeo non accetterò mezze misure”. Hollande chiede di adottare ”meccanismi stabili, durevoli, efficaci e con risorse sufficienti” per mettere la moneta unica al riparo dalla speculazione. ”Sono due anni e mezzo che annunciamo regolarmente che l’euro è salvo – ha detto Hollande – e subito dopo si annuncia che l’euro è minacciato. Io non faccio speculazione ad ogni occasione”.
”Considero che il dovere di tutti gli europei, di quelli che sono nella zona euro – ha proseguito l’inquilino dell’Eliseo – sia preservare la moneta unica e lavorare perchè sia la più forte possibile (e non mi riferisco particolarmente ad una sua quotazione elevata) e che sia la più robusta possibile di fronte agli shock dei mercati”.
”E finché non avremo strumenti, procedure e meccanismi stabili, durevoli ed efficaci con risorse sufficienti – ha concluso Hollande- saremo sempre vulnerabili, Quindi è il momento di farlo. Ci sono stati troppi Consigli europei che hanno annunciato che una soluzione era stata trovata perchè ci si possa accontentarmi al prossimo Consiglio europeo di mezze misure”.
”L’amicizia fra Italia e Francia è fatta di relazioni economiche, commerciali, culturali ma anche di grandi convergenze politiche. Ho anche apprezzato il vostro intervento al G8 a Camp David e al Consiglio europeo; e ho molto rispetto per l’azione che state portando avanti”. E’ l’elogio fatto dal presidente francese Francois Hollande all’indirizzo di Mario Monti.