Vikton Orban boicotta Germania-Ungheria. Il premier ungherese ha annunciato che non assisterà alla partita degli Europei in programma a Monaco di Baviera. La partita è diventata, suo malgrado, il simbolo per la battaglia dei diritti Lgbti.
Riavvolgiamo il nastro. Nell’Ungheria di Orban ha approvato una legge che limita i diritti Lgbti nel suo Paese. La Germania aveva chiesto all’Uefa di poter colorare di arcobaleno lo stadio bavarese. Colori arcobaleno che sono il simbolo dell’orgolio Lgbti.
Ma l’Uefa ha vietato all’Allianz Arena di colorarsi dei colori arcobaleno. Allora il capitano della squadra tedesca, il portiere Neuer, ha annunciato che giocherà con la fascia al braccio degli stessi colori.
Orban non andrà allo stadio per Germania-Ungheria
“Che lo stadio di Monaco o di un’altra città europea siano illuminati con i colori dell’arcobaleno non è una decisione che spetta allo Stato”. Lo dice Viktor Orban alla Dpa, chiedendo alla politica tedesca di accettare la decisione della Uefa. Anche a Budapest i colori arcobaleno fanno parte delle strade delle città. Orban ha disdetto la sua presenza alla partita di Monaco, in programma la sera del 23 giugno.
La Germania si tinge di arcobaleno contro il divieto dell’Uefa
La Germania si tinge oggi dei colori arcobaleno, in segno di solidarietà alla comunità Lgbti. E contro la legge ungherese che ne mina i diritti. Lo fa dopo il divieto dell’Uefa di illuminare degli stessi colori l’Allianz Arena di Monaco che ospiterà la partita degli Europei Germania-Ungheria.
Numerosi siti della città bavarese saranno colorati di arcobaleno, tra cui un’imponente turbina eolica visibile dallo stesso stadio. Anche quotidiani tedeschi come la Süddeutsche Zeitung hanno pubblicato prime pagine colorate.
Alcuni big dell’economia bavarese, come Siemens e Bmw, hanno listato i loro account Twitter con la bandiera arcobaleno. La società ferroviaria Deutsche Bahn ha fatto lo stesso con una delle sue locomotive, dove ha anche affisso uno slogan sulla promozione della diversità.
L’Uefa nega lo stadio arcobaleno per Germania-Ungheria
L’Uefa nega lo stadio arcobaleno al sindaco di Monaco di Baviera. E il primo cittadino promette di colorare i palazzi di tutta la città. Calcio e politica tornano a fondersi durante gli Europei, questa volta in vista della partita Germania-Ungheria. d
Dopo la decisione del governo di Orban di approvare una legge contro la “propaganda gay” nelle scuole. Legge stigmatizzata anche da un documento firmato da 13 Paesi Ue, tra i quali spicca la presenza di Francia, Germania e Spagna e l’assenza dell’Italia (che aderisce in ritardo).
Il no dell’Uefa all’iniziativa del sindaco Dieter Reiter, che voleva illuminare lo stadio con le luci arcobaleno durante la partita, si trasforma rapidamente in un boomerang.
Il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, ha spiegato: “Era la richiesta di un politico, chiaramente un segnale mirato a un atto politico di un governo di un altro Paese. Il calcio non può permettere di essere usato per scopi politici”.