Articolo 18, Casini: “Camusso non fa mediazione, sì al voto a maggio”

ROMA – Al leader della Cgil Susanna Camusso che chiede il reintegro secco in caso di licenziamento economico illegittimo ribatte Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, parlando ad Agora’: ”La Camusso? Vedremo. Ma non ho mai visto una trattativa in cui una parte fa una richiesta su un punto e altri accettano. Ci tengo tantissimo che la Camusso venga associata ed ho lavorato per la concertazione, ma francamente la mediazione la fa Monti, la fa Fornero e non la Camusso”.

”Su una cosa sono d’accordo con Bersani: quando dice votiamo prima di maggio. Sul reintegro decide invece il governo”. Lo dice il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini rispondendo ad Agora’ ad una domanda sulle affermazioni del segretario del Pd Pier Luigi Bersani che ha parlato di voto prima di maggio sulla riforma del lavoro e di reintegro secco in caso di licenziamento illegittimo.

”La partita e’ aperta – assicura Casini – ma non possiamo tenerla in sospeso per due mesi, sino alle amministrative o magari addirittura ai ballottaggio – prosegue il leader dell’Udc – sarebbe irresponsabilita’ alla stato puro”.    Il leader del Terzo Polo invita a trovare un compromesso a vantaggio dello sviluppo e della crescita nel Paese. ”Non e’ Monti che ha inventato la questione dell’articolo 18, ma chi investe in Italia – afferma – e’ chiaro che vanno verificati pregiudizi e discriminazioni ma piu’ flessibilita’ significa di certo una maggiore mobilita’ ma anche maggiori possibilita’ sul lavoro. Se chiudiamo invece la partita sull’articolo 18 come se non fosse mai iniziata, calera’ il numero di chi viene ad investire dall’estero a danno dello sviluppo”.

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