Asta frequenze tv, Romani: “Ripartendo da zero rischio multa Ue”

Pubblicato il 10 Dicembre 2011 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 10 DIC – ''Annullare e ripartire da zero su un percorso amministrativo ormai in dirittura d'arrivo rischia solo di riaprire una procedura d'infrazione con l'Ue, creare incertezza nel settore, esporre l'Italia al rischio di azioni risarcitorie dagli attuali partecipanti e soprattutto mettere a rischio gli investimenti che gli operatori possono programmare su quelle risorse frequenziali''.

E' quanto afferma l'ex ministro Paolo Romani dopo che la Lega ha annunciato di essere pronta a votare col Pd per l'asta delle frequenze tv. Intervistato dal Giornale, Romani spiega che il 'beauty contest' e' ''il passo finale per chiudere una procedura d'infrazione europea per la presunta 'chiusura' del sistema tv italiano. Ne derivava la necessita' di recuperare frequenze assegnate per poter dare la possibilita' a nuovi entranti di accedere al mercato. Un'asta avrebbe favorito chi e' gia' presente da anni sul mercato. Passera – aggiunge – sapra' sicuramente valutare qual e' il sistema piu' corretto per incentivare gli investimenti privati per le caratteristiche di un settore che si articola in due mercati totalmente differenti, Tlc e Tv, per dimensione economica, modelli di business e tempi di rientro degli investimenti''. ''E' questo il tema – sottolinea -: dare impulso all'economia e non far cassa''.