Atac, 70% dipendenti vota M5S. Le miracolose guarigioni degli autisti

Atac, 70% dipendenti vota M5S. Le miracolose guarigioni degli autisti
Atac, 70% dipendenti vota M5S. Le miracolose guarigioni degli autisti

ROMA – Atac, 70% dipendenti vota M5S. Le miracolose guarigioni degli autisti. Mentre in questi giorni più della metà dei 1200 autobus non circolano per le strade di Roma (su 474 sono stati segnalati guasti recenti) e i cittadini infuriati aspettano un’eternità alle fermate, continua per l’amministrazione 5 Stelle l’assalto al controllo totale di Atac.

Si replica quanto avviene in Ama: il collasso dei trasporti richiama quello dei rifiuti, le due partecipate sono sottoposte alla stessa operazione di azzeramento dei vertici, cioè quei dirigenti reduci dalla stagione commissariale impegnati in un duro ridimensionamento della presa dei sindacati sulle aziende, si palesano gli stessi sospetti di favorire in realtà la concorrenza privata (gli impianti di Cerroni contro quelli di Ama, il Consorzio Roma Tpl scarl. contro le linee Atac).  Tanto che Jacopo Jacoboni su La Stampa può chiedersi con preoccupazione se questo collasso non sia “pilotato”.

In Atac, su 12mila dipendenti quasi il 70% ha votato Movimento 5 Stelle, una riserva di consenso per nulla trascurabile. Appena insediata l’assessore ai Trasporti Linda Meleo si rese protagonista di una “pesante ingerenza” denunciata dal dg Rettighieri al momento di mollare la baracca: chiamò lo stesso direttore generale per scongiurare il demansionamento di un dipendente insoddisfacente, direttore della Roma-Viterbo, poi risultato militante del M5S.

In Atac lo strapotere della decina di sigle sindacali è un fattore di paralisi. E produce veri e propri miracoli: di fronte alla epidemia di “inidoneità” di molti dipendenti a condurre i mezzi, l’azienda ha deciso finalmente di sottoporli a visita medica dalle quali, miracolosamente appunto, un buon 80% è uscito “riabilitato”, in grado cioè di rimettersi alla guida e abbandonare le più comode scrivanie (senza contare che l’inidoneità apriva prospettive interessanti dal punto pensionistico con anticipi e buste paga più pesante tramite fondo pensioni ad hoc).

Le disabilità temporanee? Sparite. Ci sarebbe da organizzare pellegrinaggi, se non fosse che l’ormai ex capo del Personale della municipalizzata, Francesca Rango (dimissionaria anche lei, insieme al direttore generale Marco Rettighieri e all’amministratore unico Armando Brandolese) abbia creduto poco a queste guarigioni di massa. Anzi, a dirla tutta ha sospettato una truffa ai danni di Atac e dell’Inps. Per questo, insieme a Rettighieri, qualche settimana fa ha presentato un esposto alla Procura di Roma. (Lorenzo De Cicco, Il Messaggero)

 

 

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