Auto blu: gli autisti dei politici possono contare sul doppio dei punti della patente

Pubblicato il 3 Maggio 2010 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA

Una “seconda vita” per gli autisti: un emendamento al codice della strada già approvato in commissione Senato regala agli autisti della “alte cariche istituzionali” una doppia patente. Oltre a quella per uso privato, gli chauffeur dei politici avranno la “patente professionale”, cioè punti doppi da giocarsi nelle infrazioni.

In realtà la patente professionale non è una novità assoluta. In Italia esiste già per gli autisti di camion e autobus. Considerato il tempo che passano al volante, oltre ai 20 punti della patente per uso privato ne hanno alti 20 per le infrazioni commesse durante il lavoro.

Forse lo stesso meccanismo verrà utilizzato per le auto blu. Ma finora la commissione del Senato ha solo introdotto il principio generale, i dettagli saranno affidati ad un decreto del ministero delle Infrastrutture.

Il Sindacato italiano degli autisti di rappresentanza, di cui fanno parte i conducenti delle auto blu, sono convinti di incassare molto di più. Va bene le multe, ma se viaggiano per lavoro non dovrebbero poter perder punti.

E già il parlamento gli è andato molto incontro. Nella prima versione dell’emendamento si parlava genericamente di “autisti addetti ad organi istituzionali”. Praticamente tutti, compresi quelli delle comunità montane o del piccolo comune di provincia. Ma era davvero troppo.

Ecco quindi la prima correzione: il privilegio garantito solo agli autisti dei ministri. Dopo le proteste del sindacato di categoria si è arrivati alla mediazione. Beneficiari della concessione, gli autisti delle “alte cariche costituzionali” e poi dei presidenti di Regione, Provincia e dei Comuni capoluogo di provincia. In tutto 1.500. Sempre che non si torni indietro. Perché sono almeno cinque anni che il sindacato degli autisti prova a portare in Parlamento le sue richieste. Durante l’ultimo governo Prodi, lo staff dell’allora ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi aveva assicurato più volte il suo sostegno. Poi finì tutto in un nulla di fatto. Ma forse questa volta le cose andranno diversamente.