Becchi giustifica e chiama i “fucili”. E i 5 Stelle lo scaricano

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 19:05| Aggiornato il 5 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Becchi giustifica e chiama i “fucili”. E i 5 Stelle lo scaricano. I gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato ”prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito da Paolo Becchi“. I parlamentari sottolineano che ‘‘Becchi non è un ideologo del M5S, si tratta semmai di un’etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto”.

Questo il testo del comunicato congiunto dei gruppi parlamentari M5S: ”In merito alle uscite odierne del professor Paolo Becchi in diversi mezzi di comunicazione i gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito dal docente dell’ateneo genovese. Inoltre si ribadisce che il professor Becchi non è un ideologo del M5S, si tratta semmai di un’etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto”.

Ma cosa aveva detto Paolo Becchi? “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”, dice nello specifico. Dice ma anche ripete, perchè solo 3 giorni fa diceva “la pulizia si fa e va fatta anche con le armi”.

Dichiarazioni ovviamente shock quelle di Becchi, che ha anche lanciato una pesante provocazione a proposito della sparatoria di domenica scorsa davanti a Palazzo Chigi: “Questo ‘attentato’  è stato utile ad un certo tipo di azione politica: dare al governo Letta una maggioranza solida. E cercando di far passare per scontata anche la ricomposizione, almeno sulla carta, del Pd”. Becchi aveva inoltre escluso che il Movimento 5 Stelle abbia fomentato un clima di odio nel paese. “Il M5S non ha nulla a che fare con la violenza. Mira a cambiare e a rivoluzionare il Paese, questo è vero, ma mediante gli strumenti che la democrazia mette a disposizione”. Ma subito dopo dice: “Se ai 5 Stelle saranno negate le presidenze delle commissioni di garanzia sarà un golpettino istituzionale e non è una follia pensare che uno possa prendere le armi”.

La replica di Becchi: “Mi dispiace dal profondo del cuore  di aver danneggiato M5S. Sono caduto nella trappola che io stesso avevo previsto. Tolgo il disturbo”. ”La frase sui fucili? Stavo scherzando”.