Beppe Grillo e il veto sui talk show: Movimento 5 Stelle diviso

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 9 MAG – Andare o non andare in tv? E' il dibattito ingaggiato dai militanti del Movimento 5 Stelle, da quando alle 23 di ieri sera Beppe Grillo dalle pagine del suo blog ha posto il veto sulla partecipazione ai talk show degli esponenti 5 Stelle.

''Se il M5S avesse scelto la televisione per affermarsi, oggi sarebbe allo zero qualcosa per cento. Partecipare ai talk show fa perdere voti e credibilita' non solo ai presenti, ma all'intero Movimento – scrive Grillo, dopo aver visto il candidato genovese 5 Stelle Paolo Putti comparire a Ballaro' – Nei talk show il dibattito avviene con conduttori di lungo corso e con le mummie solidificate dei partiti. C'e' l'omologazione con il passato''.

''Chi partecipa ai talk show deve sapere che d'ora in poi fara' una scelta di campo'', aggiunge categorico. Ma i toni ultimativi non sembrano infastidire la maggior parte dei militanti del movimento, che si dicono a favore. ''Alla larga dalla tv!'', scrive Stefano. Anche perche' ''giornalisti e politici sono scaltri e fanno fare figure meschine a chi non e' abituato''. ''L'unico che dovrebbe farsi vedere nella stupida scatola – sostiene Sariel – e' Beppe, che sa come affrontarla. Gli altri a casa!''.

''Il M5S e' nato in rete. Se interessa, sono loro che devono venire da noi''. Ma c'e' chi chiede che la decisione di Grillo sia almeno sottoposta alla ''democrazia diretta di un sondaggio nel blog''. E c'e' anche chi apertamente dissente dal titolare del marchio 5 Stelle. Comparire in tv, sostengono, e' necessario per far crescere ancora i consensi del movimento. E comunque, si lamenta qualcuno, quella di Grillo suona come una ''imposizione dittatoriale''.