Il governo di Silvio Berlusconi ha “condonato” quasi interamente il debito estero dell’isola di Antigua. La notizia è stata riportata su Repubblica da Ettore Livini, che ha ricostruito la vicenda. L’isola caraibica doveva al nostro Paese circa 150 milioni di euro, ma di questi gli è stato “abbuonato” il 90%. Proprio ad Antigua il premier possiede una serie di ville, come documentato da un servizio andato in onda su Report, su Rai Tre.
La faccenda, spiega Livini, risale al 2004, quando Berlusconi disse al presidente caraibico Baldwin Spencer di “lavorare per ridurre gli impegni finanziari di Antigua con il resto del mondo”. All’epoca le ville del premier era già in fase di costruzione.
“A fine 2004”, prosegue Livini, “come annunciato dal ministro delle finanze caraibico Errol Cort, l’Italia aveva cancellato il 90% del suo credito verso Antigua e Barbuda riducendolo da 500 milioni di dollari locali (allora qualcosa come 150 milioni di euro) a 50 milioni”.
Il debito di Antigua nei confronti dell’Italia risaliva ai tempi di Bettino Craxi. I prestiti, sottolinea ancora Livini, “risalivano agli anni ‘80 e sarebbero stati utilizzati per la costruzione del Royal Antigua Hotel, per la rete elettrica nazionale e per Heritage Quay, un duty free a St. John’s, tutti costruiti da imprese e operai italiani”.
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