La tentazione di Berlusconi: cambiare nome al Pdl. Rispunta l’ipotesi ‘Forza Italia’

Silvio Berlusconi guarda alle elezioni come ultima spiaggia ma intanto si organizza. E per prima cosa cerca un nuovo nome al suo partito. “Pdl” non si può più usare, perché Gianfranco Fini e i suoi ne rivendicano parte della paternità. Si deve quindi pensare a qualcosaltro, e torno nella mente del premier quel “Forza Italia” che tanto era piaciuto, nel 1994, anche a esperti come Oliviero Toscani.

Lunedì al termine del pranzo con gli eurodeputati del Pdl, Berlusconi ha dato a tutti i ‘compiti per le vacanze’. “Fatevi venire in mente un altro nome per il partito – ha detto – perché Fini ci farà un ricorso e non potremo usare né il simbolo né il nome del Pdl. I magistrati, con l’aria che tira, gli daranno sicuramente ragione”.

Le idee sono varie.  “Avanti italia”? Forse. Berlusconi aveva pensato a “Per l’Italia”, ma gli hanno fatto notare che l’acronimo sarebbe stato Pli e ha rinunciato. Perché con le nuove sigle c’è da stare attenti. Ad esempio Api, il partito di Rutelli, è una sigla che ha vari significati. Se si cerca su Google il primo risultato è la compagnia petrolifera, poi l’Associazione Pizzerie Italiane, e solo al quinto posto la creatura rutelliana.

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