Berlusconi baluardo moderati: “Dittatura”. Salvini cuore ingrato: “Frustrato di sinistra”. Fine di un amore

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 11 Novembre 2018 - 20:29 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi baluardo dei moderati: "Dittatura". Salvini: "Frustrato di sinistra". Fine di un amore

Berlusconi baluardo moderati: “Dittatura”. Salvini: “Frustrato di sinistra”. Fine di un amore (foto Ansa)

ROMA – Silvio Berlusconi nel 2018 è il baluardo dei moderati. Tanto da evocare la “dittatura” quando parla del governo Lega-M5s. Chi avrebbe detto 10 anni fa che l’uomo diventato noto in tutto il mondo per il conflitto di interessi e il bunga bunga sarebbe diventato una delle speranze di europeisti e anti sovranisti? Addirittura Matteo Salvini, rispondendo nel merito della dittatura, gli ha dato del “frustrato di sinistra”.

Moderato sì, ma comunista proprio no. Berlusconi ha fatto della caccia alle streghe comuniste una ragione di vita. E invece eccolo qui, a combattere l’ex alleato e gli odiatissimi 5 Stelle, con toni molto più duri di quelli di Renzi e compagnia cantante a sinistra (sinistra?!). 

E invece Berlusconi parla di”clima illiberale, da anticamera della dittatura”, creato dai grillini anche con gli attacchi alla stampa. Berlusconi torna così a sognare e disegnare un “nuovo” centrodestra che però deve passare attraverso la decisione di Salvini di far cadere il governo. Ipotesi che al momento il leader della Lega rimanda al mittente, anzi rincara la dose: “Certe sciocchezze le lascerei dire a loro e ai burocrati di Bruxelles. Chi parla di rischio dittatura non ha ben presente che l’Italia sta bene”.

Quelle di Salvini sono parole non casuali ma mirate, di uno che conosce bene l’ex amico e tenta di colpirlo sui suoi nervi scoperti: Berlusconi comunista e amico dell’Europa…roba che a ripensare alla “Merkel culona” viene il mal di testa.

Berlusconi ci ha provato, da vecchio latin lover, a sedurre Salvini, dicendosi certo che il governo “cadrà presto, perché Salvini non tradirà i suoi elettori” su troppi temi, specie economici. I voti si possono poi trovare in Parlamento, é la convinzione dell’ex Cavaliere che ritira fuori la vecchia ricetta portata alle consultazioni al Quirinale: un centrodestra riconciliato più innesti dal “gruppo Misto e parlamentari dell’opposizione che non vorranno andare a casa” o da chi – parole del leader azzurro – “vorrà tenersi tutti i 14 mila euro di stipendio invece di darne 8 mila al partito” (ex o futuri ex 5 Stelle).

Ma Salvini non ne vuole sapere (forse è troppo scottato dalle storie d’amore finite male) e non ne vuole sapere di riaprire le porte a Forza Italia: “Io vado in fondo e sto qua per 5 anni. Il centrodestra mi aveva dato mandato per provare a mettere in piedi un governo con i 5 Stelle. Io sto rispettando questo mandato, portando alta la bandiera anche di molte battaglie che c’erano nel programma del centrodestra”.

E poi la frase che vuole stroncare l’ex alleato: “Mi dispiace che Berlusconi usi le parole che di solito usano i Renzi, le Boldrini e gli Juncker”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.